ASIA/INDONESIA - Convivenza interreligiosa e solidarietà: virali sui social media le canzoni dei cattolici

mercoledì, 3 giugno 2020 dialogo   minoranze religiose   islam   solidarietà   coronavirus  

Jakarta (Agenzia Fides) – Due canzoni cantate da suore, sacerdoti e laici cattolici, nel Paese musulmano più popoloso del pianeta, hanno scaldato la platea dei social media su due argomenti di stretta attualità: la festa di fine Ramadan, ovvero l’Eid el-Fitr, e il dramma del coronavirus. I due video hanno raggiunto un pubblico record sia su Instagram sia su Youtube, con un messaggio semplice ma molto efficace: “La bellezza di una vita nella tolleranza” è il titolo che le tre suore cattoliche Eufrasia, Vincentine e Dorothea hanno dedicato al “fratello che celebra Eid”. Le tre religiose, della Congregazione Figlie di nostra Signora del Sacro Cuore, cantano davanti a un altare un messaggio di convivenza che ha raccolto sul canale Youtube 40mila visite e oltre 600 mila su Instagram. In uno dei tanti commenti dei visitatori youtube, Tyon Setyono ha scritto: “MasyaAllah è bellissimo, melodioso, cool. Questa è l'essenza della tolleranza”. Molto bene anche la video-canzone “Kamu untuk Kita” (Tu per noi) dedicato “ai combattenti in prima linea della pandemia di Covid 19”, ideato, cantato e recitato da Vescovi, sacerdoti, giovani, ragazzi e ragazze, della diocesi di Ruteng, nell’isola di Flores: diecimila visite su Youtube.
Il numero di visitatori e gli apprezzamenti sono il segno del desiderio di coltivare la convivenza in un momento difficile per gli indonesiani: il governo ha appena deciso che quest’anno, proprio per via della pandemia e della chiusura di Mecca e Medina, il tradizionale pellegrinaggio non si farà. L’annuncio è stato dato il 2 giugno dalle autorità ed è una cattiva notizia per la quota riservata all’Indonesia: 221mila pellegrini in lista per l’”Haji”, il viaggio che ogni buon musulmano deve compiere almeno una volta nella vita (sono stati 2 milioni e mezzo nel 2019 i pellegrini ai luoghi di culto nel regno saudita). Molti avevano già pagato la quota di adesione per il viaggio (che varia tra 2.100 e 2.700 dollari Usa), un prezzo “politico” che viene calmierato e gestito dal governo che ora dovrà farsi carico dei rimborsi.
Anche sul fronte Covid-19 il paese è ancora nel pieno della lotta: il 3 giugno l’Indonesia si è svegliata con 27.549 casi e 1.663 decessi: numeri ancora bassi per un arcipelago di 270 milioni di anime, mentre infuria la polemica sia sugli accertamenti delle cause dei decessi, sia sui pochi test e su una mobilità interna difficile da controllare.
La situazione è tanto complessa che il presidente Joko Widodo, detto "Jokowi", ha deciso di impiegare l’esercito per mantenere le distanze fisiche e le regole di lockdown. La decisione è stata ampiamente criticata dall’opinione pubblica, poiché si teme possa far prendere al governo una piega autoritaria. Gli osservatori vedono il rischio che il Presidente “Jokowi” possa ridurre o cancellare la legge sull’autonomia delle province, una delle grandi vittorie della “Reformasi”, l’epoca seguita alla trentennale dittatura di Suharto, compiendo un passo indietro nell’ancora giovane processo democratico. (MG-PA) (Agenzia Fides 3/6/2020)


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