AFRICA/MALAWI - Impeachment per il Presidente Bingu wa Mutharika. “Democrazia in bilico” dice un missionario, mentre il paese è al limite della fame

giovedì, 23 giugno 2005

Lilongwe (Agenzia Fides)- “Dopo undici anni di democrazia, succeduta ai 30 anni di dittatura, ci sembra di essere di nuovo in bilico per un ritorno al passato” dice all’Agenzia Fides un missionario dal Malawi dove, oggi 23 Giugno, è stata presentata in parlamento la mozione di sospensione del presidente Bingu wa Mutharika. “Per capire quello che sta succedendo - dice il missionario - bisogna risalire al 2004, l'anno delle elezioni politiche. Dopo vani tentativi di cambiare la costituzione, l’ex Presidente Bakili Muluzi, che aveva regnato per dieci anni, ha imposto al suo partito un suo candidato Bingu wa Mutharika che vinse le elezioni”.
“Il nuovo presidente ha però preso le distanze dal partito che lo aveva portato alle elezioni e insediato alla presidenza” continua il missionario. “Per cercare una totale indipendenza, il nuovo presidente ha fondato un suo partito, il DPP, nel quale sono confluiti tutti quelli che volevano assicurarsi un futuro. A più riprese il nuovo presidente ha cercato di ridurre l’influenza di Bakili Muluzi minacciando di farlo arrestare, ma senza poi concludere molto. Lo scontro tra i due ha caratterizzato tutto il primo anno in carica del nuovo presidente”.
“ Il paese è attualmente ai limiti della fame, quando mancano ancora dieci mesi al prossimo raccolto. Le incertezze politiche hanno poi fatto dimenticare il Malawi nella decisione presa dai ministri dei G8 di cancellare il debito estero di 18 paesi più poveri al mondo. Il Malawi che è il sesto paese più povero si è visto cancellare le sue aspettative a causa della corruzione del precedente governo e delle incertezze presenti. Un salasso altissimo per il paese è il pagamento annuale del debito estero, pari a quanto viene speso per il ministero dell'educazione e della salute. In tutto questo ha avuto buon gioco Bakili Muluzi che è riuscito a crearsi una maggioranza che boccia tutte le proposte del governo. Dopo aver minacciato di bocciare il budget ora ha chiesto l'impeachment del nuovo presidente per fatti minori, ma comunque contrari al dettato della costituzione”. I Vescovi cattolici del Malawi che da lunedì sono in sessione plenaria a Lilongwe, hanno già ieri pubblicato un comunicato molto severo e un monito al parlamento per un comportamento irresponsabile che discredita il servizio a cui è chiamato..
“È questa la fine della democrazia in Malawi?” si chiede il missionario. “È già da tempo che si va spegnendo, che la gente non partecipa più, che la politica è un affare solo per gli addetti agli imbrogli... la fame e la povertà poi hanno fatto il resto. Perché la fame porta all'asservimento. E anche la fame può essere usata”. (L.M.) (Agenzia Fides 23/6/2005 righe 36 parole 479)


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