AMERICA/ARGENTINA - "Affermare certezze e rafforzare gli impegni": Mons Lozano al Te Deum per i 210 anni dell'indipendenza

mercoledì, 27 maggio 2020 coronavirus   povertà   solidarietà   politica   sanità  

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Villa Azul, Argentina sono confermati 13.300 casi di covid 19 e ci sono ormai 490 decessi.

San Juan de Cuyo (Agenzia Fides) - L'Argentina ha celebrato il 25 maggio la festa nazionale. Nella Cattedrale di San Juan Bautista, l'Arcivescovo di San Juan de Cuyo, Mons. Jorge Lozano, ha presieduto il tradizionale Te Deum del 25 maggio, 210 anni di vita indipendente. All'inizio della sua omelia, ha detto: "Sono passati 210 anni dal primo grido di libertà nella nostra terra". Sebbene "le condizioni di isolamento non ci consentono di realizzare la festa popolare", tuttavia, "questa data è favorevole in modo che dal nostro cuore, all'interno delle nostre famiglie, possiamo pregare e ringraziare Dio per la Patria".
Nella nota inviata a Fides, Mons. Lozano ha fatto riferimento alla situazione della pandemia, che “ha causato la caduta di molte false sicurezze nel mondo. Situazioni in cui adesso molti vivono con paura, con angoscia. Molti di noi hanno visto i nostri piani cambiati, sia personali che della comunità. La vita è cambiata e abbiamo avvertito che siamo fragili e vulnerabili. Abbiamo dovuto sospendere le attività pianificate e abbiamo avuto a che fare con altri che non avevamo nemmeno immaginato” ha riflettuto.
Quindi ha confrontato la situazione attuale con un'eclissi di sole: “Nell'eclissi, non vediamo il sole, ma sappiamo che è lì. In questo fenomeno, non possiamo fare altro che attendere il passaggio dell'eclissi e il ritorno della luce. Ma quando siamo nell'oscurità, possiamo mettere un po' di luce, qualcosa che possiamo fare per far che arrivi l'alba”. In questo senso, l'Arcivescovo di San Juan de Cuyo ha formulato due proposte: "affermare certezze e rafforzare gli impegni".
Ma "quali certezze abbiamo?" si è chiesto. “Le primarie: Dio ci ha creati per amore, ci vuole fratelli, nessuno dovrebbe sentirsi solo. Ringraziamo Dio per la vita e in ciascuno dei nostri simili riconosciamo che siamo immagine e somiglianza di Dio, che siamo fratelli. Non dobbiamo dimenticare questa certezza, perché "nessuno si salva da solo", come ci ha detto il Papa, e perché molti dei nostri fratelli devono essere riconosciuti come tali per attraversare questa ondata".
Mons. Lozano ha invitato “a riconoscere che Dio è presente nei poveri, negli ammalati, nei dimenticati, a cui nessuno pensa. E' presente anche in coloro che assistono, nel personale sanitario, in coloro che organizzano la solidarietà, in coloro che hanno responsabilità pubbliche”.
In Argentina sono confermati 13.300 casi di covid 19 e ci sono ormai 490 decessi. Malgrado la cifra sia inferiore a quella di altri paesi latinoamericani, l'Argentina vive momenti d'angoscia per vedere riapparire dei focolai di coronavirus in alcuni luoghi molto popolari e poveri. Solo 2 giorni fa Villa Azul, un quartiere popolare nella periferia di Buenos Aires, è stato chiuso letteralmente con delle sbarre di metallo per non far uscire o entrare le persone di questo quartiere, per fermare l'espansione del virus.
(CE) (Agenzia Fides 27/05/2020)


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