AMERICA/PERU’ - Covid-19, i Salesiani vicini agli ultimi attraverso gesti concreti di solidarietà”

sabato, 23 maggio 2020 coronavirus   povertà   emarginazione   solidarietà   ordini religiosi  

Lima (Agenzia Fides) - “Il calo o la cessazione delle attività economiche e il deterioramento delle piccole imprese in Perù, a seguito dell’emergenza sanitaria globale, è stata una vera tragedia: durante questo periodo di quarantena, molte famiglie sono state costrette a utilizzare i loro pochi risparmi e a spenderli interamente. Sono molte le persone bisognose che si rivolgono a noi per chiedere aiuto”. Così riferisce all’Agenzia Fides padre Humberto Chàvez, Vicario ispettoriale della congregazione Salesiana a Lima, parlando della crisi generata dal Covid-19 che in tutto il paese latino americano sta trascinando milioni di persone in una situazione di povertà e miseria. Secondo l’ufficio nazionale dei processi elettorali, in Perù ci sono circa 9 milioni di persone che vivono in condizione di vulnerabilità e hanno bisogno di un sostegno economico.
I Salesiani si sono organizzati per aiutare materialmente gli indigenti, che non hanno neanche il minimo per sopravvivere: “Già durante le prime settimane di quarantena per provvedere alle necessità alimentari nei vari centri di accoglienza e alle altre necessità emerse - spiega padre Humberto - abbiamo subito organizzato gruppi di emergenza per aiutare i più umili ed emarginati che si trovano nelle aree dimenticate: a Magdalena del mar, un quartiere di Lima, per esempio, continuiamo ad occuparci di più di cento ragazzi venezuelani”. Per soddisfare una richiesta di assistenza crescente, la Fondazione Don Bosco ha creato la campagna “Io sono Solidale”: “L'obiettivo - rimarca il vicario - è aiutare i nuclei familiari più vulnerabili, i lavoratori precari, i migranti, gli anziani abbandonati e le donne che sostengono i loro figli da sole”.
Organizzazioni come Caritas, la Banca Alimentare del Perù e aziende come Cineplanet hanno aderito a questa campagna donando una grande varietà di generi alimentari. Due tonnellate di cibo sono state trasportate nell’insediamento suburbano di "Santa Rosa”, alla periferia nord di Lima, a beneficio di 200 famiglie. Sono stati raggiunti anche gli altri principali distretti della capitale dove è più stretta la morsa della povertà: “Finora - spiega padre Chàvez - siamo riusciti a rifornire di beni di prima necessità anche le popolazioni residente a San Juan de Lurigancho, Chosica, Breña, Callao. Nella provincia siamo riusciti a raggiungere gli insediamenti di periferia nella città di Piura”. “Nel delicato momento che stiamo attraversando - sottolinea padre Humberto - ci sono gesti di solidarietà disposte a donarsi per il bene degli altri: non rinchiudiamoci in casa con sconforto e preoccupazione - conclude - ma pensiamo, nelle nostre possibilità, a continuare ad aiutare quanti vivono in una condizione difficili, nel disagio, nella sofferenza”.


Condividi: