VATICANO - Il Papa commenta il Salmo 123: “L’Onnipotente si schiera dalla parte delle vittime e dei perseguitati che gridano giorno e notte verso di lui” - Confermata la convocazione della Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi

mercoledì, 22 giugno 2005

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Il Salmo 123 è “un canto di ringraziamento intonato da tutta la comunità orante che eleva a Dio la lode per il dono della liberazione… un inno inteso a ringraziare il Signore per gli scampati pericoli e ad implorare da Lui la liberazione da ogni male”. Così il Santo Padre Benedetto XVI ha introdotto la sua catechesi sul Salmo 123 - “Il nostro aiuto è nel nome del Signore” - Vespri del Lunedì della 3a Settimana (Lettura: Sal 123,1-6.8) durante l’udienza generale in piazza San Pietro.
Nella prima parte del Salmo “dominano le acque dilaganti, simbolo per la Bibbia del caos devastatore, del male e della morte - ha spiegato il Papa -. L’orante prova ora la sensazione di trovarsi su una spiaggia, miracolosamente salvato dalla furia impetuosa del mare. La vita dell’uomo è circondata dall’agguato dei malvagi che non solo attentano alla sua esistenza ma vogliono distruggere anche tutti i valori umani. Il Signore si erge, però, a tutela del giusto e lo salva”.
Nella seconda parte viene presentata una scena di caccia. Alla evocazione di una belva che stringe tra le sue fauci una preda si contrappone la benedizione espressa dal Salmo: “il destino dei fedeli, che era un destino di morte, è stato radicalmente mutato da un intervento salvifico”. Anche quando cadono tutte le speranze umane, appare la potenza liberatrice divina. “Il Salmo si può, quindi, concludere con una professione di fede, entrata da secoli nella liturgia cristiana come premessa ideale di ogni nostra preghiera: «Adiutorium nostrum in nomine Domini, qui fecit caelum et terram - Il nostro aiuto è nel nome del Signore; Egli ha fatto il cielo e la terra» . In particolare l’Onnipotente si schiera dalla parte delle vittime e dei perseguitati «che gridano giorno e notte verso di lui» e «farà loro giustizia prontamente».”
Salutando i gruppi di pellegrini presenti dopo la catechesi, il Santo Padre ha confermato la decisione di convocare la Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi: “Saluto i componenti del Consiglio speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, riuniti in questi giorni presso la Segreteria Generale del Sinodo. Confermando quanto aveva deciso il mio venerato Predecessore il 13 novembre dello scorso anno, desidero annunciare la mia intenzione di convocare la Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi. Nutro grande fiducia che tale Assise segni un ulteriore impulso nel continente africano all’evangelizzazione, al consolidamento e alla crescita della Chiesa e alla promozione della riconciliazione e della pace.” (S.L.) (Agenzia Fides 22/6/2005, righe 28, parole 421)


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