AFRICA/TOGO - Prevenzione, preghiera e condivisione: la Chiesa di fonte al Covid-19

martedì, 14 aprile 2020 coronavirus   pastorale   preghiera  

Lomè (Agenzia Fides) – “Il nostro comportamento pastorale in questo periodo di pandemia può essere riassunto in quattro parole: pevenzione, preghiera, vita pastorale, condivisione": lo dice all’Agenzia Fides mons. Barrigah-Bènissan, Arcivescovo di Lomè, riferendo come la Chiesa nel piccolo paese dell'Africa occidentale sta affrontando la fase di emergenza Covid-19.
Spiega l'arcivescovo: "La prima parola è ‘prevenzione’. Abbiamo deciso di osservare le misure raccomandate dal governo e chiuso le chiese alle celebrazioni pubbliche. Durante la Settimana Santa, la messa è stata celebrata nella cattedrale senza la partecipazione del popolo di Dio. Lo stesso vale per le parrocchie’’. La seconda parola è ‘preghiera’: ‘’Vogliamo anche sottolineare la preghiera personale e familiare. Dobbiamo chiedere al Signore di avere pietà di noi. Questa pandemia va oltre le nostre capacità; preghiamo e celebriamo la messa per implorare dal Signore la guarigione dei malati e la liberazione di questa piaga. È anche un'opportunità per chiedere perdono per i nostri peccati’’. La terza espressione è ‘Vita pastorale’: ‘’Poiché le celebrazioni si tengono senza la partecipazione del popolo di Dio, abbiamo chiesto ai sacerdoti di essere più inventivi a livello pastorale per offrire riflessioni, omelie ed esortazioni ai fedeli attraverso i social network’’. Infine c’è l’aspetto della ‘Condivisione’: ‘’Dobbiamo anche cogliere questa opportunità per vivere meglio la solidarietà in modo concreto. Non potremo visitare le persone, ma avvicinarci a loro tramite telefono, la rete, ecc. Dobbiamo anche aiutare coloro che hanno difficoltà a vivere nel contenimento per trovare i mezzi per farlo. Una buona parte delle nostre popolazioni vive in una situazione precaria e non sarà in grado di sostenere le misure di contenimento e noi dovremo trovare il modo di aiutarli”.
Su come viene gestita l'emergenza, l'arcivescovo nota: ‘’Il nostro Paese sembra essere stato colto alla sprovvista dalla pandemia. Il governo probabilmente pensava che il Togo non sarebbe stato raggiunto rapidamente o che il fenomeno non avrebbe suscitato così tanta preoccupazione a livello globale. Tuttavia, di fronte alla diffusione della pandemia, sono state prese varie misure, specialmente sul piano della prevenzione. Il Presidente della Repubblica ha fatto anche annunci per assicurare che il sostegno finanziario alla popolazione nel bisogno. Tuttavia, siamo molto allarmati perché le strutture sanitarie non sono sufficientemente attrezzate e le popolazioni non sono ancora sufficientemente consapevoli della gravità della situazione. Inoltre, la precaria situazione di buona parte dei togolesi, rende abbastanza difficile rispettare le indicazioni. Devo anche segnalare che sono state presentate denunce di alcuni atti di violenza da parte delle forze di sicurezza e di difesa durante le ore del coprifuoco”. (LA) (Agenzia Fides 14/4/2020)


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