NEWS ANALYSIS/OMNIS TERRA - Il conronavirus ha colto i cristiani impreparati?

sabato, 4 aprile 2020 coronavirus   fede   preghiera   solidarietà  

"Il coronavirus ha colto i cristiani nei diversi continenti impreparati, distratti da preoccupazioni e conflitti di diversa natura e accecati da proposte di mezze verità, verità deformate e 'verità strumentalizzate'. Siamo diventati come 'bambini, portati dalle onde e sballottati dal vento'. In questa situazione di emergenza, il distanziamento sociale riafferma i valori dimenticati: ritiro, solitudine, silenzio, meditazione, preghiera": è quanto afferma in una riflessione affidata all'Agenzia Fides, e pubblicata sul sito web di "Omnis Terra", l'Arcivescovo salesiano Thomas Menamparampil, emerito di Guwahati, in India nordorientale, ed ex responsabile dell’Ufficio per l’Evangelizzazione nella Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (FABC). Nell'intervento inviato a Fides, l'Arcivescovo rimarca che il cosiddetto "Distanziamento sociale", ha portato "una benedizione non intenzionale", ricordando al mondo ad esempio che "il ritiro" è sempre stato un valore positivo nella tradizione cristiana. "I monaci si ritirarono sulle montagne, gli eremiti nelle grotte, i contemplativi nelle foreste. Erano custodi dell'ambiente ovunque andassero, proteggevano la natura, rispettavano l'ordine cosmico. Credevano che la solitudine approfondisse una persona, il silenzio ha potere, la meditazione tiene vicino a Dio, la preghiera ottiene tutto ciò che si cerca".
"L'isolamento che il Coronavirus ci ha imposto - prosegue - ci ha fatto pensare. Ci ha costretto a fermarci e a valutare la nostra vita quotidiana, notare alcune delle nostre superficialità: profitti rapidi, preoccupazione eccessiva per aspetto, figura e forma; giudizi frettolosi, fatui vanità, meschini litigi, negligenza di cortesie, risentimenti per sciocchezze".
Inoltre, rileva l'Arcivescovo " la calamità ha stimolato un rapido cambiamento negli atteggiamenti: c'è stato un'esplosione di generosità da fonti inaspettate. All'improvviso ci rendiamo conto che possiamo essere generosi, disponibili e collaborare ... che abbiamo bisogno l'uno dell'altro, siamo interdipendenti". (-continua).


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