EUROPA/SPAGNA - Un grande albero con radici profonde che nessuno potrà strappare - “Ci sono numerosi gruppi di persone che vogliono difendere le radici cristiane d'Europa: non rimaniamo in casa o nelle chiese, ma usciamo in strada per difenderli" dice a Fides Ignacio Arsuga

lunedì, 20 giugno 2005

Madrid (Agenzia Fides) - “La manifestazione di sabato scorso è stata un avvenimento eccezionale per tre motivi fondamentali: il numero di convocati e le adesioni da tutto il mondo, la massiccia partecipazione e per il tema, che ha fatto sì che realmente Madrid si trasformasse nella capitale delle famiglie”: è quanto afferma in un colloquio con l'Agenzia Fides, Ignacio Arsuga, Presidente della Piattaforma HazteOir, uno degli organismi che hanno indetto la manifestazione del 18 giugno a Madrid. Secondo gli organizzatori si calcola che vi abbiano partecipato circa un milione e mezzo di persone, molti altri cittadini che non potevano essere presenti hanno inviato messaggi di sostegno.
“E’ stata un'autentica festa delle famiglie. Tutta la società internazionale ne ha risentito l’eco attraverso gli oltre 500 giornalisti accreditati. Si è trattato innanzitutto di un enorme sì alla famiglia davanti all'attacco che stiamo subendo in Spagna, dove si vuole equiparare l'unione tra persone dello stesso sesso al matrimonio, con la possibilità di adottare”. Ignacio Arsuaga afferma che l'appoggio della Chiesa cattolica è stato fondamentale per il successo della manifestazione.
Per il Presidente di HazteOir, la manifestazione ha avuto un grande valore, in primo luogo “per questo milione e mezzo di cittadini che vogliono lottare per difendere gli autentici valori. Abbiamo visto che non siamo soli, che si possono fare molte cose per costruire una società a favore della famiglia. Il grande appoggio che ha ricevuto la manifestazione, suppone un grande impulso alla famiglia. Questo servirà perché le associazioni familiari escano in strada per difendere i valori”. Il secondo obiettivo era di fare pressione sul governo spagnolo affinché ritirasse il disegno di legge e aprisse un processo di dialogo ed il terzo scopo di ottenere che si convocasse un referendum in Spagna su questa legge. “In questo senso - continua Ignacio - determinati gruppi sociali e politici che non avevano chiara la loro posizione su questo tema, vedendo il grande appoggio sociale riscontrato, adesso osano prendere determinate misure su questa linea”.
Secondo Ignacio Arsuaga, la manifestazione è stata non tanto un punto di arrivo ma un punto di partenza. “Sembra che ci sia come un accordo, una strategia per cancellare le radici cristiane profonde dell’Europa, che sono alla base di tutto, ma non ci riusciranno. Adesso numerosi gruppi di persone vogliono difendere questi valori e vogliono che non rimaniamo a casa o nelle chiese, ma che usciamo per strada per difenderli. Sono sicuro che questi gruppi di difesa dei valori cristiani saranno ogni giorno più attivi. Incominciamo a riunirci, ad essere più presenti nell'opinione pubblica, nei mezzi di comunicazione, ad uscire in strada. Si vedrà così che la società reclama una serie di diritti e vuole difendere la famiglia. È anche un esempio per gli altri paesi in tutto il mondo, perché i governi riflettano bene prima di prendere misure di questo tipo.” (RG) (Agenzia Fides 20/6/2005, righe 32, parole 476)


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