AFRICA/COSTA D’AVORIO - Lotta contro il Coronavirus: la Chiesa adotta misure drastiche

mercoledì, 18 marzo 2020 coronavirus   chiese locali  

Abidjan (Agenzia Fides) - I Vescovi della Costa d'Avorio hanno adottato una serie di misure da applicare durante raduni (Messe, Via Crucis, veglie funebri, pellegrinaggi, catechesi ...) per adeguarsi alle disposizioni adottate dal governo per combattere la diffusione del Coronavirus (COVIS-19). Il governo ivoriano il 16 marzo ha adottato 13 misure; tra queste, la sospensione per un periodo di 15 giorni rinnovabile a partire dal 16 marzo, dell'ingresso nel Paese di viaggiatori non ivoriani provenienti da Paesi con oltre 100 casi confermati di malattia da Coronavirus, la chiusura di tutti gli istituti di istruzione prescolare, primaria, secondaria e superiore, per un periodo di 30 giorni, il divieto di raduni di oltre 50 persone.
In risposta a queste misure del governo, i Vescovi ivoriani, in una dichiarazione letta da Sua Ecc. Mons. Gaspard Bebi Gnéba, Vescovo di Man, "invitano tutto il popolo di Dio a rispettarle. In particolare, le disposizioni pastorali e per il culto prevedono che le scuole e i seminari cattolici rimangono chiusi per un periodo di 30 giorni dal 17 marzo con il ritorno a casa di tutti i seminaristi.
I Vescovi invitano i cattolici "a rispettare rigorosamente le disposizioni che vietano le riunioni di oltre 50 persone e i saluti con contatto fisico, nonché ”a rispettare la distanza di un metro tra le persone”. I Vescovi invitano anche "a lavarsi le mani e tossire o starnutire in un fazzoletto usa e getta. Inoltre, i saluti liturgici e i gesti di pace saranno fatti alzando la mano verso il fratello o la sorella".
Per quanto riguarda le Messe, la Conferenza Episcopale della Costa d'Avorio ha annunciato che saranno mantenute, a condizione che siano organizzate "rispettando responsabilmente le norme adottate dal governo. Le celebrazioni penitenziali comunitarie sono vietate per 30 giorni dal 17 marzo”.
Il sacramento della riconciliazione sarà amministrato nel rispetto della distanza di almeno un metro tra celebrante e penitente. I matrimoni e le Messe funebri sono autorizzati con un massimo di 50 partecipanti, lo stesso vale per le veglie funebri. Sono sospese le catechesi, le devozioni e le attività di movimenti e associazioni: saranno limitate alla pratica familiare. La Via Crucis potrà essere celebrata in famiglia o nelle comunità ecclesiali di base con un numero non superiore a 50 persone. Tutte queste disposizioni "rimangono valide per le celebrazioni della Settimana Santa e di Pasqua e saranno rinnovate se necessario”. (S.S.) (L.M.) (Agenzia Fides 18/3/2020)


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