AMERICA/BOLIVIA - Le organizzazioni indigene della Chiquitanía propongono nuove leggi sull’ambiente

venerdì, 6 marzo 2020 indigeni   ambiente   chiese locali  

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Le organizzazioni indigene della Chiquitanía propongono nuove leggi sull’ambiente

Santa Cruz (Agenzia Fides) – Una commissione delle organizzazioni indigene della Chiquitanía, di Santa Cruz, ha presentato all'Assemblea legislativa plurinazionale una Proposta di Legge e un altro testo, sotto forma di Decreto supremo, che intendono abrogare tre leggi e due decreti supremi, ritenendoli dannosi per l'ambiente e considerandoli anche causa degli incendi avvenuti nel 2019, che hanno colpito decine di ettari di terreno (vedi Fides 13/09/2019).
“Ciò che proponiamo è abrogare queste leggi, che sono state la causa degli incendi l'anno scorso e che non ci hanno preso in considerazione nella loro preparazione. Chiediamo nuove proposte di norme che tengano conto della nostra partecipazione" ha affermato il Gran Cacique dell'Organizzazione indigena Chiquitana (OICH), Agustín García, il 2 marzo nell’atto di presentazione.
La nota inviata a Fides dall’arcidiocesi di Santa Cruz informa che il disegno di legge propone l'abrogazione della legge n. 1171 sull'uso e la gestione razionale dei fuochi per bruciare rami e sterpaglie, nonché un sistema di sanzioni amministrative per l'incendio senza autorizzazione, oltre a un periodo straordinario di regolarizzazione nel pagamento di debiti e ammende per l'incendio senza autorizzazione, coinvolgendo il Ministero dell'Ambiente e dell'Acqua come responsabile dello sviluppo delle politiche corrispondenti.
La Chiesa della Bolivia, attraverso i suoi organismi di aiuto sociale, era andata in soccorso della popolazione vittima degli incendi nel settembre 2019. Aveva anche chiesto al governo di "intervenire urgentemente e immediatamente, di dichiarare l'emergenza nazionale nelle aree colpite, di promulgare un decreto di divieto assoluto di ogni coltivazione ed estrazione, promuovendo solo le attività di riforestazione, nonché amministrando in modo efficiente le risorse provenienti dagli aiuti nazionali e internazionali" (vedi Fides 13/09/2019).
La Conferenza Episcopale, in una dichiarazione dell’11 settembre 2019, aveva espresso i sentimenti di quelle popolazione coinvolte: "Ci sono serie indicazioni che dietro a questo disastro nazionale e umanitario ci sia una decisione di espandere la frontiera agricola in Bolivia senza tenere conto degli interessi della casa comune, né dei principi di base dell'etica ecologica, né dei popoli indigeni".
(CE) (Agenzia Fides, 06/03/2020)


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