ASIA/MYANMAR - La società civile: revocare il divieto di Internet in due stati

lunedì, 24 febbraio 2020 diritti umani   guerre   gruppi armati   pace   internet  

Naypyidaw (Agenzia Fides) - Oltre 100 organizzazioni della società civile in Myanmar sollecitano il governo federale a ripristinare l'accesso a Internet negli stati di Rakhine e Chin. Il 3 febbraio scorso il governo ha chiuso l'accesso a Internet nelle città di Buthidaung, Maungdaw, Rathedaung e Myebon, nello stato di Rakhine, e nella città di Paletwa, nello ststao Chin, per il timore di un'escalation di violenza dopo che sono stati segnalati nell'area intensi combattimenti tra l'esercito birmano e i ribelli dell'Arakan Army (AA). Secondo le organizzazioni della società civile negare l'accesso a Internet alle persone viola i loro diritti umani. "Tagliare l'accesso a Internet, specialmente nelle aree lacerate dai conflitti, potrebbe incoraggiare abusi, torutre e altre violazione dei diritti umani: le organizzazioni civili temono che la situazione potrebbe peggiorare", nota un Forume delle associazioni, che promettono di impegnarsi per proteggere e prendersi cura di bambini, donne e civili in conformità con le leggi locali e internazionali.
Tra le 105 organizzazioni che chiedono il ripristino dell'accesso a Internet negli stati di Rakhine e Chin ci sono l'Organizzazione per la pace dello Stato Shan, il Comitato per la pace dell'Organizzazione civile statale di Rakhine, la Rete delle donne Rakhine, l'Unione delle donne di Rakhine e il Team di supporto per la pace e la stabilità dello stato di Rakhine. “Nella Dichiarazione universale dei diritti umani si dichiara che vietare alle persone l'accesso alle informazioni è una violazione dei diritti umani. Questo dovrebbe essere un governo democratico, quindi dobbiamo mettere in evidenza questo problema", ha detto U Khaing Kaung San, portavoce del Forum.
Secondo U Zaw Htay, portavoce dell'Ufficio presidenziale del Myanmar, il governo comprende le preoccupazioni degli attivisti per i diritti umani ma "la sicurezza è una priorità assoluta in questo settore". "Altri paesi nel mondo hanno introdotto misure simili per problemi di sicurezza", ha detto il 21 febbraio scorso. "Il Tatmadaw (l'esercito birmano, ndr) ha disposto la chiusura di Internet in nove distretti", ha confermato. "Il governo sta prendendo le misure necessarie per evitare che la situazione a Rakhine peggiori ulteriormente e il divieto sarà revocato non appena la situazione della sicurezza migliorerà", ha aggiunto.
Esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite hanno dichiarato la scorsa settimana che la chiusura di Internet danneggia gravemente la vita di oltre un milione di persone nello stato di Rakhine, mettendo a rischio sicurezza, protezione, salute, istruzione, cibo, alloggio, mezzi di sussistenza, libertà di espressione e diritto all'informazione, partecipazione, associazione e assemblea. "La sospensione generale di Internet mobile non può essere giustificata e deve terminare immediatamente", hanno affermato.
Anche il fiume che tocca la città di Paletwa, nello stato di Chin, principale mezzo di trasporto, è stato interrotto per oltre una settimana dai combattimenti. Il cibo si sta esaurendo e i servizi di traghetto sono stati interrotti.
Sebbene l'esercito Arakan sia belligerante, il governo birmano ha reso noto di essere ancora disposto a negoziare con l'organizzazione. L'AA e il Kachin Independence Army (KIA) sono membri dell'Alleanza del Nord, che intrattiene colloqui informali con il governo, che ha in corso negoziati formali per la pace con dieci gruppi armati, espressione di gruppi etnici che hanno firmato l'accordo di cessate il fuoco a livello nazionale. (SD-PA) (Agenzia Fides 24/2/2020)


Condividi: