AMERICA/NICARAGUA - Inasprimento dei controlli di polizia ed esercito sulle attività della Chiesa cattolica

venerdì, 15 novembre 2019 diritti umani   situazione sociale   politica   chiese locali   violenza   libertà religiosa  

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Chiesa di Masaya

Masaya (Agenzia Fides) – "Il mondo veda e sappia che non c'è libertà di culto in Nicaragua!" afferma padre Edwin Roman, parroco della parrocchia di San Miguel di Masaya, mentre viene registrato in video nel suo intento di entrare nella chiesa di cui è parroco, bloccato da polizia e membri dell'esercito. Inviato da diverse fonti di Fides a Masaya, il video sta girando sui Social Media per denunciare la repressione ultimamente ancora più forte esercitata dalle forze dell'ordine contro la Chiesa cattolica in Nicaragua. "Vogliamo solo celebrare una Eucaristia" continua padre Edwin Roman nel video, rivolgendosi agli oltre 30 agenti che hanno circondato la chiesa ieri pomeriggio.
La messa, programmata in particolare per dare conforto alle madri e ai parenti dei detenuti politici, è stata poi celebrata senza la maggior parte dei familiari, a cui è stato impedito l’accesso e che sono rimasti fuori. Solo un piccolo gruppo di loro, che era arrivato presto, è riuscito ad entrare in chiesa.
La notizia di poche ore fa è che il gruppo ha deciso di rimanere dentro la chiesa ed iniziare uno sciopero della fame, ma durante la notte la polizia ha tolto l'elettricità e l'acqua.
Non è la prima volta che le forze dell'ordine seguono o impediscono il normale svolgimento delle attività della Chiesa cattolica nella città di Masaya. Il 12 novembre si è svolto l'incontro mensile dei sacerdoti, ma la sede dell'incontro fin dal mattino presto è stata circondata dai poliziotti che hanno impedito l'ingresso ad alcuni di loro.
Padre Edwin poco tempo fa, parlando alla televisione (vedi Fides 17/10/2019), ha ricordato una realtà: "Le aggressioni che la Chiesa sta vivendo oggi superano le aggressioni di coloro che ne furono vittime negli anni '80 durante la guerra civile nel nostro paese. Negli anni '80 c’era la dittatura di Somoza contro le braccia alzate con le armi, questa invece è una dittatura contro un popolo disarmato".
Attraverso Twitter Padre Roman ha mostrato i messaggi con le minacce di morte che ha ricevuto in questi giorni, tra cui uno rievoca l’assassinio di Mons. Romero: “Ti dovrà capitare ciò che è capitato a Mons. Oscar Arnulfo Romero in El Salvador, ti aspetta un proiettile…”
(CE) (Agenzia Fides, 15/11/2019)


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