ASIA/COREA DEL SUD - Andrea Kim Dae-geon, un santo universale: patrocinio Unesco al Giubileo

giovedì, 14 novembre 2019 santi   diritti umani   evangelizzazione   cultura   onu  

Parigi (Agenzia Fides) - L'Unesco (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) ha riconosciuto il patrocinio alle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Andrea Kim Dae-geon (1821-1846), primo sacerdote e martire coreano. Come appreso dall'Agenzia Fides, alla cerimonia che si svolge oggi a Parigi, durante la 40a Conferenza generale dell'Unesco, sono presenti autorità civili coreane e il Vescovo Lazzaro You Heung-sik, alla guida della diocesi coreana di Daejeon, in rappresentanza della Chiesa coreana.
I Vescovi coreani, nell'assemblea annuale dello scorso ottobre, hanno annunciato le celebrazioni per il 200° anniversario della nascita di Sant'Andrea Kim Dae-geon (21 agosto 1821), primo prete cattolico coreano, decapitato a Seul il 16 settembre 1846, nel corso dell'ondata di persecuzioni lanciate dalla dinastia Joseon. Sant'Andrea è uno dei 103 martiri coreani canonizzati il 6 maggio 1984 da San Giovanni Paolo II.
In una domanda congiunta, le autorità civili coreane e la Chiesa cattolica hanno chiesto il patrocinio dell'Unesco per l'importante evento giubilare, e l'organismo Onu ha confermato il proprio supporto.
Nota il Vescovo Lazzaro You all'Agenzia Fides: "Si tratta di un riconoscimento importante perché Andrea Kim Dae-geon diventa un segno di unità e di fraternità a diversi livelli: per la società coreana, divisa tra ricchi e poveri, o polarizzata per questini politiche; per la Corea intera, nel suo cammino di riavvicinamento e di riconciliazione tra Nord e Sud, che negli ultimi tempi ha subito un rallentamento; per l'intera umanità, segnata da conflittualità e tensioni. Andrea Kim è davvero un esempio universale non solo di apostolato e di santità, ma anche di promozione dei valori di uguaglianza, giustizia, dignità e diritti umani, della cultura, dell'istruzione, della riconciliazione, dello scambio fecondo tra culture diverse".
Nella diocesi di Daejeon, si trova un santuario dedicato al santo, che venne ordinato sacerdote a Shanghai e, una volta rientrato in Corea, fu ucciso "in odium fidei" insieme ai suoi compagni. Mons. You rimarca che "il suo esempio è una luce per i fedeli in Corea, che oggi sono invitati a prendere sul serio l'incontro con Cristo e a tradurre in pratica i valori evangelici, che sono valori universali, per il bene dell'umanità”..
Il santo, ricorda l'mons Lazzaro, "è stato anche un ponte tra Oriente e Occidente dato che sapeva parlare e scrivere in latino, francese e cinese, e ha lasciato diverse opere scritte in quelle lingue. Fu il primo coreano, in assoluto, a studiare la cultura e le lingue occidentali e con la sua opera, contribuì ad ampliare la comprensione reciproca tra Occidente e Oriente”.
"Oggi - conclude il Vescovo - a tenerne viva l'eredita spirituale, morale, culturale, di azione pastorale e sociale, sono i seimila sacerdoti coreani impegnati accanto ai poveri, malati e vulnerabili in tutto il mondo". Le celebrazioni per il Giubileo della nascita di Andrea Kim inizieranno in Corea nel 2020 e continueranno nel 2021. Previsti anche progetti, in nome del santo, in altri paesi del mondo. (PA) (Agenzia Fides 14/11/2019)


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