OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Solidarietà per la Papua occidentale: i giovani mobilitano la Chiesa e le autorità governative

venerdì, 8 novembre 2019

AP

Port Moresby (Agenzia Fides) – “Come possiamo definirci una nazione cristiana se non prestiamo attenzione e aiuto ai nostri vicini?”: è la domanda sollevata nel corso del dibattito su “Freedom for West Papua” dagli studenti della Jubilee Catholic Secondary School, sulle onde radio del programma “Chat Room”, della stazione radiofonica Tribe 92 FM, dedicata e incentrata sui giovani in Papua Nuova Guinea.
Analizzando la storia di Indonesia e Papua occidentale (la parte occidentale dell’isola della Nuova Guinea, che è una provincia indonesiana), i ragazzi hanno rielaborato i fattori che hanno portato alla situazione attuale di quella provincia, toccando il delicato tema dell'abuso dei diritti umani e lanciando un appello per un intervento delle Chiese e del governo.
Una studentessa ha tracciato un breve percorso, ricordando come la Papua occidentale è diventata parte dell'Indonesia: “Le politiche per la libertà della Papua occidentale non sono mai state giuste. Il referendum del 1969, invece di portare a elezioni libere ed eque, fu caratterizzato da brogli elettorali da parte dell'Indonesia che aveva ritenuto i papuani troppo ‘primitivi’ per far fronte alla democrazia”, ha detto la ragazza.
In riferimento alle violazioni dei diritti umani, un’altra studentessa ha affermato che la popolazione della Papua occidentale continua a subire atrocità e ingiustizie. “Le forze di sicurezza indonesiane hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani nei confronti degli indigeni papuani, fino ad oggi sono stati uccisi oltre 500.000 civili”, ha affermato.
Tutti i dipartimenti governativi, le organizzazioni non governative e le organizzazioni della Chiesa sono stati invitati a lavorare “mano nella mano” per intraprendere un'azione proattiva e solidale con la popolazione della Papua occidentale. "Sappiamo che parlare di questo argomento alla radio non cambierà il mondo. Ma se un gruppo di semplici studenti ha voluto affrontare questo problema, cosa impedisce ai nostri leader di fare lo stesso ?”, ha affermato un altro degli speaker. (AP) (8/11/2019 Agenzia Fides)


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