AMERICA/BOLIVIA - La Chiesa ribadisce l’impegno per la giustizia, la verità e il bene comune

lunedì, 4 novembre 2019 situazione sociale   politica   elezioni   conferenze episcopali  

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La Chiesa ribadisce l’impegno per la giustizia, la verità e il bene comune

La Paz (Agenzia Fides) – Con la dichiarazione "Comprensione e pace, con verità e giustizia", la Conferenza episcopale boliviana esprime la sua profonda preoccupazione per l'attuale situazione del paese, chiede la fine della violenza tra i boliviani e incoraggia il dialogo tra le parti per risolvere il conflitto.
"Chiediamo di ascoltare il popolo per mantenere la democrazia, unico sistema che può garantire la libertà, il bene comune e lo sviluppo" scrivono i Vescovi nel documento, pervenuto a Fides, che porta la data del 31 ottobre. "Consideriamo che una revisione ufficiale completa, accordata e vincolante potrebbe essere la base per il dialogo definitivo" continua il testo, che spiega: "Completa perché considera tutte le tappe del processo elettorale e non solo il voto finale; accordata perché accoglie l'opinione di tutti coloro che sono coinvolti, e vincolante perchè tutti si impegnano ad accettarne i risultati".
I Vescovi condannano la violenza e gli inviti agli scontri di qualsiasi tipo, tra autorità e cittadini, e concludono invitando a pregare per la pace in questo momento in cui il paese ha particolare bisogno di pace e di giustizia.
In un comunicato successivo, del 2 novembre, la Segreteria generale della Conferenza Episcopale smentisce categoricamente le accuse del Ministro della Presidenza, Juan Ramón Quintana, secondo cui la Chiesa sarebbe responsabile di promuovere le accuse di frode durante le ultime elezioni, definendole “totalmente false e prive di qualsiasi fondamento”, ribadendo che la Chiesa boliviana “è al servizio della giustizia, della verità e del bene comune”.
Nel frattempo il coordinatore della missione dell’Organizzazione degli Stati americani (OSA), Arturo Espinosa, ha annunciato le sue dimissioni dall'incarico, e subito l’OSA ha informato che il lavoro di verifica del processo elettorale e del computo dei voti andrà avanti con i trenta tecnici dell’OSA che avranno quanto prima un nuovo coordinatore. Espinosa la scorsa settimana aveva pubblicato su un quotidiano locale un articolo di riflessione sulle elezioni boliviane molto critico su Morales, soprattutto in merito all’estensione del suo mandato presidenziale.
Il diplomatico era arrivato giovedì 31 ottobre a La Paz, insieme alla squadra di tecnici inviati dall’OSA, per indagare sulla presunta frode elettorale, denunciata dall’opposizione, sulle elezioni del 20 ottobre. Alla comunicazione del risultato elettorale da parte Tribunale elettorale supremo (TSE), con la vittoria del presidente uscente Morales, erano seguiti giorni di forti proteste e violenti scontri tra i sostenitori di Morales e quelli di Mesa, che hanno causato 2 morti.
(CE) (Agenzia Fides, 04/11/2019)


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