OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Mese Missionario Straordinario: le nuove tecnologie come strumento per “predicare dai tetti”

martedì, 29 ottobre 2019 mese missionario straordinario   nuove tecnologie   mass-media   evangelizzazione   animazione missionaria   missione  

Port Moresby (Agenzia Fides) - La continua evoluzione del panorama dei mass media e della comunicazione rende necessario un approccio propositivo da parte della Chiesa, perché essa possa rimanere accanto alle persone. Lo spiega, in un messaggio pervenuto all’Agenzia Fides in occasione del Mese Missionario Straordinario, Agatha Ferei Furivai, laica cattolica, Presidente di “Signis” nella regione del Pacifico e direttrice di Caritas Fiji: “La comunicazione tra individui è cambiata in modo significativo negli ultimi 20 anni. Le nuove generazioni sono fatte di nativi digitali ed hanno il know-how tecnologico, ma sempre più persone si stanno allontanando dalla comunicazione faccia a faccia nelle famiglie e nelle comunità. Per questo i genitori, i nonni, i leader della comunità e tutti coloro che sono impegnati nella cura e nella crescita di un bambino, devono camminare mano nella mano con loro”. Le parole di Agatha Ferei Furivai giungono a margine del Simposio di Missiologia incentrato sul tema “La missione nell'era dei media e della comunicazione istantanea”, organizzato nei giorni scorsi in occasione del Mese Missionario Straordinario, presso l'Istituto teologico cattolico di Bomana, in Papua Nuova Guinea.
La necessità di un ritorno alle “relazioni reali” è stata affrontata da Papa Francesco nel messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, rilevando che “non basta moltiplicare le connessioni perché aumenti anche la comprensione reciproca” invitando a costruire una Chiesa “dove l’unione non si fonda sui ‘like’, ma sulla verità, sull’amen, con cui ognuno aderisce al Corpo di Cristo, accogliendo gli altri”.
A tale proposito, afferma la direttrice di Caritas Fiji: “Nella nuova cultura segnata dalla presenza del personal computer, la Chiesa può raccontare al mondo il proprio messaggio, ascoltare più chiaramente la voce dell'opinione pubblica ed entrare nei dibattiti e nella ricerca comune di soluzioni ai molti problemi urgenti dell'umanità. Dobbiamo abbracciare le nuove tecnologie per proclamare la Parola di Cristo, proprio come faremmo se predicassimo dai tetti”.
Ha poi rimarcato che “la missione dei fedeli laici è un viaggio nelle relazioni interpersonali, per riconoscere Cristo negli altri. In questo viaggio possiamo usare i mezzi di comunicazione nei media per amplificare le nostre voci". Furivai ha notato che anche nel Pacifico si sono affermate le piattaforme dei social media come modalità di comunicazione, invitando a "usare i media per estendere il piano divino del nostro Creatore e diffondere la Parola di Dio". "Siamo tutti utenti e produttori di messaggi che vanno nel circolo della comunicazione. Questa è una buona ragione per uno sforzo collaborativo tra Chiesa e mass media ", ha concluso. (LF) (Agenzia Fides 29/10/2019)


Condividi: