EUROPA/SPAGNA - “La maturità dei laici incomincia ad essere una realtà. La loro reazione è oggi più che mai urgente e necessaria” afferma a Fides Eduardo Hertfelder, Presidente dell'Istituto di Politica Familiare, constatando l’altissimo numero di non votanti al referendum in Italia

lunedì, 13 giugno 2005

Madrid (Agenzia Fides) - “I risultati della partecipazione al referendum in Italia, con una astensione dal voto senza precedenti promossa da ampi settori dei laici e della Chiesa, che non ha consentito di raggiungere il quorum del 50 per cento più uno di votanti, necessario affinché il risultato del referendum sia valido, è una prova che è arrivata l'ora dei laici. La maturità dei laici incomincia ad essere una realtà. Ora in Italia, tra alcuni giorni in Spagna, si sta vedendo l'attesa reazione del laicato. Reazione oggi più urgente e necessaria che mai. È una necessità ed un diritto”. E’ quanto afferma all'Agenzia Fides Eduardo Hertfelder, Presidente dell'Istituto di Politica Familiare della Spagna, commentando il referendum italiano del 12 e 13 giugno per modificare la legge di riproduzione assistita, che ha registrato una imponente astensione dal voto.
Secondo D. Eduardo, i laici non possono rinunciare al dovere di partecipare attivamente alla vita pubblica e devono lavorare attivamente affinché nell'ordine economico, sociale, giuridico e culturale, siano riconosciuti i loro diritti e soprattutto non si attenti alla dignità della persona, alla vita e alla famiglia. “È ora che noi laici usciamo della passività. È un nostro diritto. I laici hanno l'obbligo di difendere i loro diritti. E più ancora quando questi diritti vengono violati da azioni o misure di Governi che aggrediscono la persona, la vita o la famiglia”. Don Eduardo afferma che come si è ottenuto questo risultato positivo in Italia, lo stesso può ottenersi in altri paesi se c'è una mobilitazione dei cattolici. E’ il caso della Spagna, dove sabato prossimo 18 giugno si terrà una grande manifestazione a Madrid contro la legislazione che intende equiparare l'unione delle persone dello stesso sesso al matrimonio. (RG) (Agenzia Fides 13/6/2005, righe 19, parole 292)


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