AFRICA/SUDAN - Tutela delle donne del Darfur da abusi, violenze sessuali, molestie e uccisioni

mercoledì, 11 settembre 2019

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Karthoum (Agenzia Fides) – Le donne in Darfur continuano ad essere maltrattate, abusate, molestate sessualmente e uccise. Come appreso da Fides, a denunciare la condizione femminile in Darfur è la ricercatrice sociale Ibtihal Ishag, parlando durante una conferenza sulla violenza contro le donne in Darfur, organizzata dall'Unione Femminile Sudanese a Khartum.
Come hanno rilevato i presenti alla conferenza, il regime del presidente Omar Al Bashir è accusato di “aver distrutto il tessuto sociale solo per rafforzare la propria posizione e presenza”. L’appello della sociologa oggi chiede “sforzi concertati per raggiungere una pace giusta e globale nel Darfur e in tutto il Sudan”. Nel corso dell’incontro Ishag ha auspicato un risarcimento individuale per le vittime, la rimozione delle cause di sfollamento e l'inclusione dell'Accordo di Addis Abeba nel documento costituzionale.
Il “Darfur Women Group”, recentemente costituito e che conta membri in tutti e cinque gli stati, ha come obiettivo la pace e la sicurezza in tutte le zone di guerra in Sudan, nonché la promozione della partecipazione politica delle donne a tutti i livelli, ha sottolineato la ricercatrice. Il gruppo ha firmato un Protocollo d'intesa con la Darfur Bar Association, associazione di avvocati. Insieme organizzeranno un forum con i leader dei movimenti armati al fine di dare un contributo a raggiungere la pace. Ishag ha spiegato che il Gruppo cerca di sostenere i diritti delle donne che vivono nei campi per gli sfollati, sottolineando la necessità di affrontare le questioni delle donne del Darfur nel quadro delle questioni generali dell’intero Sudan.
La sociologa ha inoltre fatto appello ad un maggiore impegno per il coinvolgimento politico femminile tutti i livelli, in conformità con il Documento Costituzionale, e ha criticato la scarsa partecipazione delle donne ai negoziati tra la giunta e le Forze per la libertà e il cambiamento.
(AP) (11/9/2019 Agenzia Fides)


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