NEWS ANALYSIS/OMNIS TERRA - L'America Latina all’avanguardia nel “laboratorio” della missione e della pastorale urbana per le grandi città

sabato, 10 agosto 2019 evangelizzazione   missione   animazione missionaria   pastorale   cittadinanza  

A partire dalle sfide che interpellano l’azione della Chiesa nelle città in questo “cambio di epoca”, l’America Latina è all’avanguardia nella riflessione teologico-pastorale e nelle proposte di pastorale urbana (P.U.). Città del Messico e Buenos Aires sono i luoghi dove la Chiesa, verso la fine degli anni ’80, ha cominciato a sentirsi interpellata fortemente dalla postmodernità e dai cambiamenti socioculturali prorompenti nelle megalopoli.
“Considero corretto il giudizio di Carlos Maria Galli, teólogo argentino, il quale afferma che la pastorale urbana è un contributo originale della Chiesa latinoamericana e caraibica alla ‘Catholica’ prima e dopo Papa Francesco”. Sono parole del cardinale Lluís Martínez Sistach, arcivescovo emerito di Barcellona, uno dei promotori della Pastorale delle Grandi Città insieme al cardinal Jorge Mario Bergoglio. È d’accordo don Benjamín Bravo, teologo e docente di P.U. intervistato dall’Agenzia Fides: “Effettivamente la P.U. è di matrice latinoamericana perchè parte da una situazione tipica della regione, di religiosità di fondo, nella quale la maggioranza delle persone, anche anche se non praticanti, credono in Dio e lo chiamano così, e non muove dall’esperienza europea della de-sacralizzazione e della secolarizzazione della postmodernità. Anche perchè da noi la modernità ha influito per 30 anni: non ha lasciato molto”. La P.U. “non è lo stesso che una pastorale nell’urbe”, ebbe a dire anni fa Jorge Eduardo Scheinig, attuale vescovo ausiliare di Mercedes-Lujan. “Pastorale nell’urbe è fare ciò che abbiamo sempre fatto nel paradigma della cristianità. La P.U. è una pastorale nuova perchè le città generano multiculturalità”, concluse (...)


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