AMERICA/BRASILE - Tratta degli esseri umani: “Non lasciamoci distrarre! C'è molta complicità ...”

martedì, 30 luglio 2019 tratta esseri umani   chiese locali   migranti   rifugiati   diritti umani   situazione sociale   politica  

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San Paolo (Agenzia Fides) – “Dov’è il fratello che uccidi ogni giorno nella piccola fabbrica clandestina, nella rete della prostituzione, nei bambini usati per l'accattonaggio, in quello che deve lavorare in segreto perché non è stato regolarizzato? Non lasciamoci distrarre! C'è molta complicità ... La domanda è per tutti!"
La Commissione pastorale speciale per la lotta contro la tratta di esseri umani della Conferenza episcopale brasiliana, pone questa domanda nella lettera pastorale pubblicata in occasione della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, che si celebra oggi. Nel documento, pervenuto a Fides, ribadisce l’impegno ad affrontare questa realtà e invita la società brasiliana “ad individuare le pratiche di tratta degli esseri umani nelle loro varie forme, e a denunciarle per contribuire al superamento di questa violazione della libertà e della dignità umana”.
Purtroppo, è scritto ancora nella lettera, “questa piaga sociale che oltepassa le frontiere, continua a fare milioni di vittime praticamente in tutti i paesi del mondo. Secondo l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), ramo delle Nazioni Unite, le statistiche mondiali parlano di 40 milioni di esseri umani nel mondo, 1,8 milioni in America Latina, di cui 1/3 bambini. Il Brasile si inserisce in questo triste scenario come paese di origine, transito e destinazione del 15% delle vittime in America Latina. Questa realtà ci chiama a una reazione e ad una ferma azione di denuncia e di intervento solidale, politico e profetico”.
La Giornata mondiale, è scritto nel testo, “mira a sensibilizzare e mobilitare le persone nella lotta contro questa moderna e attuale forma di schiavitù. Non è un giorno di commemorazioni, è un giorno per dare visibilità, resistere, sensibilizzare, attirare l'attenzione su questa realtà e soprattutto esigere dagli Stati e dalle Nazioni politiche pubbliche che garantiscano azioni di prevenzione, assistenza e responsabilità dei trafficanti e degli sfruttatori”.
Il documento denuncia il deterioramento della situazione politica, con la restrizione dei diritti, la limitazione delle politiche pubbliche in materia di garanzie sui diritti umani, la riduzione degli spazi e delle forme di partecipazione sociale. “In questo contesto, gli atteggiamenti criminali che danneggiano la dignità e la vita delle persone tendono ad aumentare” denuncia la lettera, “aumentando le situazioni di vulnerabilità delle popolazioni”.
“Il grido di milioni di migranti e rifugiati che risuona in tutto il pianeta è l'obiettivo delle reti dei trafficanti. Reti che sfruttano la vulnerabilità delle persone e le loro esigenze urgenti, esponendole come facili obiettivi di sfruttamento. Inoltre, i conflitti armati e le crisi umanitarie sottopongono le persone a un rischio maggiore di essere trafficate per sfruttamento sessuale, lavoro forzato, prelevamento di organi, servitù e altre forme di sfruttamento”.
Infine un appello: “Chiediamo a tutti e a tutte le società, le chiese, le istituzioni più diverse, di congiungere le loro forza e azioni in questa causa che è comune a tutti noi, figli e figlie di Dio, responsabili della cura reciproca gli uni degli altri”. (SL) (Agenzia Fides 30/7/2019)


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