Port au Prince (Agenzia Fides) – Il popolo haitiano sta attraversando una grave crisi sociale ed economica con riflessi sulla psicologia delle persone e sulla loro capacità di sperare nel futuro. Lo racconta all’Agenzia Fides p. Clarck De La Cruz, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionari (POM) ad Haiti, sollevando pesanti interrogativi e lanciando un appello per aiutare Haiti a uscire dalla grave situazione in cui si trova.
La disoccupazione affligge oltre il 60% della popolazione, causando un atmosfera di diffusa angoscia e preoccupazione per l’indigenza. Il potere d'acquisto delle famiglie continua a diminuire considerevolmente con l’andare del tempo. L'inflazione galoppante rende vulnerabile l'intero popolo haitiano. E nemmeno quanti sono impiegati in lavori pubblici o hanno un salario nel settore privato riescono a provvedere ai bisogni primari delle loro famiglie. Un altro fattore che spiega la situazione di povertà del popolo haitiano è la continua svalutazione della moneta locale. “Ogni bene in commercio, inclusi i beni di prima necessità, sono costosissimi e anche il cibo diventa un lusso”, nota p. Clarck De La Cruz, rilevando che “le conseguenze di questo stile di vita sono catastrofiche, perché provocano il sorgere di accattonaggio, delinquenza, violenza sociale, disordini”. Sorge, allora una domanda: “Chi potrà libererà Haiti da questa situazione infernale?”, si chiede il Direttore delle POM, ricordando che “il paese detiene il record di povertà in America”. (...)