Nel nuovo numero di “Popoli” uno speciale dedicato al pontificato di Giovanni Paolo II e alle aspettative che si nutrono in tutti i continenti per il nuovo Papa

mercoledì, 8 giugno 2005

Roma (Agenzia Fides) - “Popoli”, il mensile dei Gesuiti, ritorna con il numero di giugno-luglio sulla figura di Giovanni Paolo II presentando un’analisi più approfondita del suo lungo pontificato e del suo contributo alla crescita spirituale della Chiesa in tutti i continenti. Con questo dossier si è però voluto andare oltre, cercando di capire l’eredità che il Papa polacco ha lasciato al suo successore Benedetto XVI e le aspettative che i cattolici nei diversi continenti (così come gli altri cristiani, i credenti in altre religioni e i non credenti) nutrono nei confronti del nuovo Vescovo di Roma. Tra gli altri argomenti presentati in questo numero: La crescita del turismo sessuale: uomini (e donne) si recano sempre più frequentemente e in numero sempre maggiore in Paesi del Sud del mondo (Brasile, Thailandia, ecc.) in cerca di sesso a buon mercato. A trarre i maggiori vantaggi da questo turpe commercio sono organizzazioni criminali molto potenti e radicate sul territorio. Paese dinamico e in forte crescita, la Thailandia si trova ancora a fare i conti con i problemi di un’istruzione insufficiente, della povertà diffusa e di una marcata disuguaglianza sociale.Popoli ospita una lucida analisi di Weena Kowitwanij, una giornalista cattolica di Bangkok. Circa 200mila rifugiati e 180mila vittime (secondo le stime più ottimistiche) sono i dati terrificanti di una crisi, quella del Darfur (Sudan), che in Occidente è quasi del tutto ignorata. Dopo avere trattato dell’emergenza profughi (giugno 2004), Popoli ritorna sul tema ospitando un’intervista nella quale Jack Iacuzzi, un padre gesuita da mesi impegnato sulla frontiera tra Sudan e Ciad a dare assistenza alle migliaia di profughi, traccia i contorni di una tragedia e dei suoi drammatici risvolti umanitari. Per ulteriori informazioni: popoli@popoli.info (S.L.) (Agenzia Fides 8/6/2005 - Righe 22, Parole 288)


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