AMERICA/BRASILE - "E' contraddittorio che, dopo tutto il progresso della scienza e della psicologia, si pretenda di affermare politicamente che gli embrioni, prima di 15 giorni della vita, ancora non siano un essere umano", afferma Mons. Odilo Pedro Scherer, Vescovo Ausiliare di São Paulo e Segretario Generale della Conferenza Nazionale dei Vescovi Brasiliani

mercoledì, 8 giugno 2005

Brasilia (Agenzia Fides) - Sua Ecc. Mons. Odilo Pedro Scherer, Vescovo Ausiliare di São Paulo e Segretario Generale della Conferenza Nazionale dei Vescovi Brasiliani (CNBB), in recenti dichiarazioni rilasciate all’Agenzia Fides ha affermato che il referendum che si svolgerà in Italia è paradigmatico per decisioni simili che si adotteranno in altri paesi. Infatti - ha detto il Vescovo - “in Brasile, è stato il Parlamento ad approvare l'uso di embrioni per la ricerca scientifica”. Mons. Scherer ha sottolineato anche come sia “contraddittorio che, dopo tutto il progresso della scienza e della psicologia, si pretenda di affermare politicamente che l'embrione, prima dei 15 giorni di vita, ancora non sia un essere umano”. Il Segretario della Conferenza Episcopale afferma di avere l'impressione che le conoscenze scientifiche e antropologiche giungano proprio alla conclusione contraria, e cioè che “l'inizio della vita umana avviene con la fecondazione”. Quindi, ha precisato ulteriormente, “se l'embrione non fosse un essere umano dal primo istante, non lo sarà mai più”.
In questa prospettiva Mons. Scherer ha rilevato che “la produzione di embrioni per scorta e per congelarli, non può che sollevare problemi etici ed antropologici seri, così come la fecondazione in vitro eterologa”. Infine ha sottolineato con forza che “i cristiani e tutte le persone non possono essere d’accordo con misure legali che non rispettino la dignità umana e facciano degli essere umani oggetto di uso e di manipolazione". (R.Z.) (Agenzia Fides 8/6/2005, righe 16, parole 236)


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