ASIA/INDIA - Cristiani e musulmani dell'India: "Aiuto concreto e congiunto alle popolazioni dello Sri Lanka"

lunedì, 6 maggio 2019 islam   cristianesimo   minoranze religiose   terrorismo   solidarietà   dialogo  

Mumbai (Agenzia Fides) - "Essendo lo Sri Lanka un paese a noi molto vicino, intendiamo offrire insieme un aiuto concreto per consentire alle vittime degli attacchi di Pasqua di superare la crisi senza precedenti che ha sconvolto le loro vite. Inviamo in Sri Lanka una delegazione interreligiosa di alto livello, composta da esponenti delle nostre comunità di fede, per esplorare le possibilità di cooperazione e anche per offrire le nostre sincere condoglianze alla popolazione in Sri Lanka": lo afferma una dichiarazione congiunta, firmata dal Cardinale Oswald Gracias. Arcivescovo di Bombay e Presidente della Conferenza episcopale indiana (CBCI), e dal maulana Mahmood A. Madani, Segretario generale del "Jamiat Ulama-I-Hind", il Consiglio dei teologi musulmani in India.
Cristiani e musulmani in India esprimono insieme "shock e condanna inequivocabile dei barbari e vili attacchi in Sri Lanka" si legge nella dichiarazione, pervenuta all'Agenzia Fides. "Le persone e i gruppi responsabili dei massacri sono contro l'umanità, contro la civiltà e contro Dio. Sono l'incarnazione delle forze più atroci sulla terra" affermano i due leader religiosi nel testo condiviso. "Associare i terroristi con qualsiasi fede è un atto sacrilego" affermano i due, esortando i seguaci di tutte le religioni a "rinnegare e condannare tali individui e gruppi barbari", e invitando i governo a bandirli dalle società. Il messaggio rileva che "gli attacchi terroristici diventano più raccapriccianti se eseguiti con il pretesto della fede religiosa: oltre a causare la perdita di vite innocenti, essi distruggono la pace e l'armonia".
"È dovere di tutti i leader religiosi alzarsi in piedi e usare tutte le nostre risorse per ripudiare dalla società questo male" ribadiscono i leader. Per questo, continuano, "è necessario restare accanto ai nostri fratelli cristiani, condividere i loro dolori ed esprimere la nostra solidarietà con loro".
I due capi religiosi chiedono al governo e alle forze dell'ordine "di essere più vigili e adottare misure precauzionali che impediscano ai gruppi terroristici di devastare la società civile", esprimendo "la nostra determinazione a continuare la nostra lotta contro il terrorismo, per la pace globale", e invitando tutti i cittadini, di qualsiasi fede, a "collaborare con i loro personali sforzi". La dichiarazione si conclude facendo appello a "tutti gli uomini di buona volontà, indipendentemente dalla religione, casta o credo, a impegnarsi per salvare l'umanità e mantenere l'armonia sociale e la pace".
Lo Sri Lanka è una nazione multietnica, i 22 milioni di abitanti sono per lo più buddisti ma comprendono minoranze di cristiani, musulmani e indù. In India, nazione di 1,2 miliardi di abitanti all'80% indù, i musulmani sono circa il 25% della popolazione, mentre i cristiani sono il 2,5%.
(SD) (Agenzia Fides 6/5/2019)


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