AMERICA/GUATEMALA - I Vescovi: necessario un serio discernimento in vista delle elezioni generali

venerdì, 3 maggio 2019 elezioni   conferenze episcopali   corruzione   povertà   vita umana   famiglia  

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I Vescovi: necessario un serio discernimento in vista delle elezioni generali

Guatemala de la Asuncion (Agenzia Fides) - “Come Vescovi in Guatemala sosteniamo l’applicazione dei principi etici secondo il Vangelo, non appoggiamo partiti o candidati in particolare, riguardo ai quali ogni cittadino ha pieno diritto di decidere e di votare”: lo ribadisce la Presidenza della Conferenza episcopale del Guatemala (CEG) in un messaggio pubblicato in vista delle elezioni generali del 16 giugno, quando verranno eletti il presidente e il parlamento.
Nel testo pervenuto all’Agenzia Fides, che ha per titolo il versetto biblico “Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono” (1Tes,5-21), porta la data del 30 aprile 2019 e la firma del Presidente e del Segretario generale della CEG, si invita tutto il popolo guatemalteco “ad un serio discernimento” in questo momento importante della vita della società, come sono le elezioni generali.
I Vescovi ricordano che la Chiesa ha dato in passato “abbondamenti orientamenti” al riguardo, e ribadiscono: “E’ indispensabile essere attenti all’idoneità morale e alla capacità politica dei candidati, per evitare che persone con i vecchi vizi della politica o mosse da interessi personali siano elette, soprattutto quelle sospettate di coinvolgimento nella corruzione o nel narcotraffico. E’ necessario che i candidati manifestino con le loro azioni credibilità, coerenza di vita e impegno per il loro popolo”.
Raccomandano quindi di “non invocare il nome di Dio per giustificare qualsiasi opzione politica” e ricordano che, come ribadito dal Catechismo della Chiesa cattolica, la vocazione dei laici è cercare il Regno di Dio occupandosi delle realtà temporali, ordinandole secondo Dio. “Secondo la nostra percezione – proseguono - nel prossimo quadriennio di governo le autorità elette dovranno dare continuità agli Accordi di pace ed alle riforme avviate dal 2015”, concentrando la loro attenzione sulla cura ed il rispetto della vita e della famiglia, che rientra tra i principali compiti dello stato. Ciò implica il rifiuto di ideologie che attentano alla famiglia, al matrimonio e alla vita e la pena di morte, per questo invitano tutti “ad un serio discernimento”.
Il messaggio riporta poi i primi tre articoli della Costituzione del Guatemala, sulla protezione della persona, sui doveri dello Stato e sul diritto alla vita, quindi indica alcuni aspetti problematici: “L’attenzione alla cura e allo sfruttamento razionale delle risorse naturale deve essere una priorità; i vizi in politica mettono a rischio la pace sociale; i gravi problemi della povertà e della diseguaglianza sociale chiedono soluzioni. L’attuale crisi delle istituzioni dello Stato non fa altro che aggravare la precarietà della vita della popolazione e la tendenza all’emigrazione”.
Dopo aver invitato tutti i guatemaltechi “a continuare la lotta alla corruzione e all’impunità”, i Vescovi citano le nuove norme che regolano il processo elettorale, sottolineando la necessità di garantire la trasparenza del processo elettorale e dicendosi preoccupati “per la scomparsa del reato di finanziamento illecito”.
Richiamano infine l’attenzione generale sulla elezione dei deputati per il Parlamento della Repubblica, “che per la sua importante funzione rappresentativa e legislativa ha una influenza particolare nella vita politica e richiede un risanamento radicale, in quanto attualmente è l’istituzione statale che gode la minor fiducia della popolazione”. (SL) (Agenzia Fides 3/5/2019)


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