ASIA/THAILANDIA - Ricomincia “il ciclo del tempo”: i cristiani guardano avanti, risorti con Cristo

mercoledì, 10 aprile 2019 minoranze religiose   religione   dialogo   società civile   inculturazione   pasqua  

Chiang Mai (Agenzia Fides) – “La Pasqua cristiana, in Thailandia, oltre che con la stagione torrida, coincide con il capodanno (Songkran), l’inizio di un nuovo ciclo di vita, la festa dei colori, la festa degli anziani e della famiglia”: lo racconta all’Agenzia Fides don Attilio De Battisti, missionario fidei donum a Chiang Mai, in occasione dell’approssimarsi della massima festa cristiana.
Il missionario racconta: “Durante questa settimana, la ricorrenza più importante del paese - continua il sacerdote - , si vedono parecchie usanze significative. Una di queste sono i ‘Cedi’ (stupa) di sabbia. Secondo l’insegnamento buddista, all’inizio di ogni nuovo anno la gente è invitata a riportare al tempio la polvere che si è attaccata ai piedi durante l’anno trascorso. Allora bambini, giovani e adulti, vanno ai templi con secchielli di sabbia per ricominciare il ciclo del tempo. Ovunque si vedono monticelli di sabbia con qualche fiore o bandierina. Ormai è diventata consuetudine anche il costruire con la sabbia repliche più o meno grandi e solenni di Cedi famosi”.
“Il senso è chiaro: è un tempo in cui si ricomincia. In una visione ciclica della storia, dove tutto si ripete, dove le rinascite scandiscono la spiritualità, rimettere le cose come erano diventa gesto importante. Ciò che è stato tolto va restituito, ciò che si è sfumato va ristabilito. E’ simile al senso originale del giubileo ebreo” spiega il sacerdote.
“A volte questa festa del Songkran distrae i cristiani thai dai riti della Settimana Santa, ma allo stesso tempo mi compiaccio che abbiano trovato un modo popolare per esprimere il senso del rinascere” sottolinea don Attilio. “E’ importante riflettere su queste usanze alla luce della fede cristiana: ricominciare, fare nuove le cose, ‘morire al peccato’ e partecipare della vita rinnovata del Cristo Risorto non è azzerare tutto e ripartire come se nulla fosse stato. La storia vissuta non viene annullata, le lancette del tempo non vengono semplicemente riportate indietro. Tuttaltro. I cristiani guardano avanti, coscienti della propria fragilità, e carichi della propria polvere, ma rinvigoriti e rinnovati dal Cristo che conferma nuovamente la sua alleanza con le sue creature. Gesù non ricomincia cancellando il passato ma assumendolo e trasformandolo. Le occasioni perse non tornano i cristiani ricevono ancora una volta la grazia di Cristo per essere più fiduciosi e generosi” conclude il missionario.
(AdB/AP) (10/4/2019 Agenzia Fides)


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