ASIA/SIRIA - Arcivescovo maronita: le comunità cristiane siriane invecchiano e si assottigliano

lunedì, 11 marzo 2019 medio oriente   chiese orientali   emigrazione   geopolitica   quaresima  

30Giorni/Massimo Quattrucci

Damasco (Agenzia Fides) – La popolazione siriana vive in una condizione sospesa e indeterminata, senza “né pace, né guerra”. Una situazione incerta e faticosa, che sta diventando insostenibile per i più deboli, e che vede una impressionante diminuzione dei cristiani, diminuiti in alcune aree di una percentuale del 77 per cento rispetto ai tempi precedenti il conflitto. E’ un quadro pieno di tinte fosche quello che emerge dal breve e intenso messaggio per la Quaresima diffuso da Samir Nassar, Arcivescovo maronita di Damasco. “La ricostruzione - si legge tra l’altro nel testo, inviato all’Agenzia Fides – è congelata fino a nuovo avviso”, mentre il dollaro continua a aumentare il suo valore rispetto alla valuta locale e l’intera economia nazionale viene penalizzata dalle sanzioni internazionali che colpiscono soprattutto le persone più povere.
Nello scenario preoccupante descritto dell'Arcivescovo Samir Nassar, il “piccolo gregge” dei cristiani siriani appare reso ancora più fragile da allarmanti processi di invecchiamento e di emigrazione: “Nell'ultima grande incontro delle famiglie” riferisce l'Arcivescovo maronita di Damasco, riportando un dato - molto eloquente - sperimentato da lui stesso nel contesto della sua opera pastorale, “soltanto quattro coppie avevano meno di 50 anni. L'invecchiamento delle famiglie cristiane è un segnale allarmante”. In base alle prime rilevazioni – fa sapere il Vescovo maronita – i cristiani in Siria, assumono la fisionomia di “una minoranza che invecchia, davanti all’incertezza”: in termini percentuali, hanno perso nelle diverse regioni dal 50 al 77% dei loro membri rispetto ai tempi precedenti il conflitto. “Se nel 2009 rappresentavano il 4,7% della popolazione – si chiede l’ecclesiastico maronita - quanti sono oggi? Quale è il futuro del piccolo gregge?”
Dentro questa condizione, il cammino di Quaresima, condotto anche alla luce degli insegnamenti e suggerimenti espressi dagli ultimi due Papi, rappresenta ancora una volta per l'Arcivescovo Samir Nassar un’occasione opportuna per riscoprire che la Chiesa procede nella storia solo in virtù della fede dei martiri, guidati dal “fuoco dello spirito e dalla luce del Vangelo. E solo per questo può essere custodita nella fede dell’Apostolo Pietro e seguire la rotta che la conduce a “prendere il largo”. (GV) (Fides 11/3/2019)


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