AFRICA/SIERRA LEONE - “Christian Monitor: l’unico giornale cattolico della Sierra Leone è anche la più autorevole pubblicazione del paese” dice a Fides il suo direttore editoriale

mercoledì, 1 giugno 2005

Freetown (Agenzia Fides)- Christian Monitor è l’unico giornale cattolico della Sierra Leone ed è il “più autorevole, il più rispettato e il più letto del paese” dice all’Agenzia Fides Charles N. Davies, Managing Executive di Christian Monitor Pubblications. “Christian Monitor è edito a Freetown, capitale della Sierra Leone, come tutti i giornali sierraleonesi, che sono pubblicati e distribuiti solo nella capitale, dove vive circa la metà della popolazione del paese” dice Davies.
“La Sierra Leone infatti deve ancora superare le distruzioni lasciate dalla guerra civile. Per organizzare una rete di distribuzione della stampa occorre superare difficoltà logistiche di ogni genere” spiega Davies. “Ci stiamo comunque attrezzando per avviare la distribuzione della nostra pubblicazione anche nel resto del paese in un tempo ragionevole”.
“Un’altra sfida che vogliamo vincere è quella di trasformare Christian Monitor in un quotidiano. Finora usciamo due volte alla settimana” prosegue Davies. “La nostra tiratura è di 3mila copie su una popolazione di 2 milioni di abitanti della capitale. Purtroppo il tasso di analfabetismo in Sierra Leone è ancora molto alto, intorno al 70-80 per cento della popolazione. Con la fine della guerra però la situazione sta migliorando. I giovani finalmente stanno tornando a scuola, anche i bambini-soldato, che ormai sono diventati giovani adulti”.
Christian Monitor è nato nel 1996 ma ha dovuto sospendere le pubblicazioni nel 1997 a causa della guerra civile. Il bisettimanale è ritornato nelle edicole nel 2002, subito dopo la fine della guerra civile. Il giornale è nato per iniziativa di un gruppo di persone, per lo più laici, con il supporto della Chiesa cattolica e in particolare dei missionari Saveriani. “La nostra missione è quella di informare, di educare le persone e di aiutare il processo di evangelizzazione” prosegue Davies. “Christian Monitor è apprezzato anche da coloro che non sono cattolici”.
In Sierra Leone, la maggior parte della popolazione (circa il 50 per cento) è musulmana. I cristiani rappresentano il 25-30% della popolazione. Il resto aderisce alle religioni tradizionali africane o alle nuove religioni, provenienti da paesi vicini o dagli Stati Uniti, come i Testimoni di Geova.
“La nostra pubblicazione si è quindi conquistata un posto di primo piano nel panorama editoriale della Sierra Leone. Nel paese vi sono 15 tra quotidiani e settimanali. Complessivamente con i mensili si arriva a 25 pubblicazioni” dice il direttore editoriale di Christian Monitor. “Per quello che riguarda gli altri media, vi sono 8 radio e 2 televisioni. Abbiamo il progetto di creare una radio cattolica estesa a tutto il paese, ma prima dobbiamo trovare nuove risorse” dice Davies che aggiunge sorridendo: “Dobbiamo ancora risolvere i problemi logistici che affliggono il giornale. Tra questi vi è la mancanza di una fonte affidabile di energia elettrica. Spesso infatti salta la corrente, perché c’è un problema al nostro generatore. Freetown ha due milioni di abitanti privi di elettricità. Di notte è una delle città più buie al mondo: non esiste infatti una rete pubblica per la produzione e la distribuzione di elettricità. Chi può ha un generatore autonomo per soddisfare le proprie esigenze”. (L.M.) (Agenzia Fides 1/6/2005 righe 41 parole 537)


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