AFRICA/NIGERIA - “Violenze e intimidazioni hanno inficiato il voto nel nostro Stato” dice l’Arcivescovo di Owerri

lunedì, 4 marzo 2019

Abuja (Agenzia Fides) – “Forti intimidazioni, manipolazioni su grande scala e violenze hanno caratterizzato le elezioni presidenziali del 23 febbraio nello Stato di Imo, e sollevano serie preoccupazioni sulle prossime votazioni per eleggere il Governatore e la Camera dei deputati”. Lo afferma Sua Ecc. Mons. Anthony J. V. Obinna, Arcivescovo di Owerri (capitale dello Stato di IMO, nel sud della Nigeria), in una dichiarazione pervenuta all’Agenzia Fides.
Nelle elezioni del 23 febbraio è stato riconfermato Capo dello Stato il Presidente uscente Muhammadu Buhari. Il suo principale sfidante, l’ex Vice Presidente ed uomo d’affari, Atiku Abubakar, ha contestato però la sua vittoria ed ha annunciato che presenterà ricorso.
Nel suo messaggio Mons. Obinna denuncia la corruzione di alcuni funzionari elettorali, casi di violenze e addirittura incendi di seggi e di urne. “Particolarmente preoccupante - scrive - è il comportamento di alcuni politici uscenti, di certi candidati e di politici di alto rango, che hanno usato personale delle forze dell’ordine e teppisti per intimidire gli elettori, gli addetti ai seggi e gli osservatori elettorali”.
L’Arcivescovo ricorda “il caso, ben noto alla popolazione dello Stato d’Imo e a tutti i nigeriani, del professor Futo, che ha prestato servizio come scrutatore nell'elezione senatoriale di Orlu e che ha confessato di aver annunciato i risultati "sotto costrizione”. Altri due scrutatori hanno dichiarato di “essere sfuggiti a stento alla morte”.
“Dato che le elezioni del 9 marzo (per eleggere i governatori e i deputati), potrebbero essere caratterizzate da comportamenti ancora più esasperati da parte dei politici di oltre settanta partiti, chiediamo alla cittadinanza dello Stato di Imo di sollevarsi per far sì che il voto sia libero, giusto e credibile” afferma Mons. Obinna, che conclude lanciando un appello agli elettori di recarsi alle urne per eleggere “i candidati che servano il nostro popolo e lo Stato con senso di equità, pace e gioia”. (L.M.) (Agenzia Fides 4/3/2019)


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