ASIA/PAKISTAN - Preghiera, amore, digiuno: la road map dei giovani per la pace tra India e Pakistan

lunedì, 4 marzo 2019 pace   guerre   violenza   terrorismo   diritti umani   preghiera   digiuno   quaresima   giovani  

Karachi (Agenzia Fides) – Il movimento giovanile “Jesus Youth Pakistan” ha lanciato la campagna "Prega, ama, digiuna per la pace” cui aderiscono migliaia di giovani in Pakistan e in varie parti del mondo, in particolare per pregare per la pace tra India e Pakistan. Il versetto evangelico scelto per la campagna, che durerà tutta la Quaresima, è “Ama il prossimo tuo come te stesso” (Mt 22,39). Ayyaz Gulzar, Coordinatore di “Jesus Youth Pakistan” dice all’Agenzia Fides: "Il nostro compito è pregare per il mantenimento della pace, specialmente in questo momento di crisi. Questo è il momento di diffondere il messaggio di pace secondo il comandamento dato da Gesù nel Vangelo, cioè amare Dio e amare il prossimo”.
“La guerra non è mai una buona soluzione. Se ci fosse una nuova guerra tra India e Pakistan, sarà una imponente distruzione, che non riguarderà solo i due Paesi ma tutta l'Asia” rileva all’Agenzia Fides p. Mario Rodrigues, Rettore della Cattedrale di San Patrizio a Karachi e incaricato della Pastorale giovanile nell’arcidiocesi di Karachi, mentre resta alta la tensione tra India e Pakistan.
P. Mario Rodrigues rileva: "I leader dell'India e del Pakistan devono pensare e agire con saggezza, lavorando per il bene e la prosperità dei rispettivi popoli, invece di portarli a vivere nella paura e nel terrore. In entrambi i paesi c'è un aumento dell’indigenza e delle persone che vivono al di sotto della soglia di povertà: queste sono le priorità da affrontare”. Nota il rettore: "L'India e il Pakistan hanno armi nucleari, e se fossero utilizzate i loro effetti saranno visibili nei prossimi secoli. Bisogna scongiurare un conflitto a tutti i costi. Bisogna pregare e digiunare per la pace. Celebriamo una Messa domenicale per la pace e incoraggiamo tutti i fedeli a digiunare per questa causa, all’inizio della Quaresima”.
Nei giorni scorsi, dopo un raid di aerei indiani in territorio pakistano, due jet sono stati abbattuti e un pilota indiano catturato. Il militare indiano prigioniero è stato rilasciato il 2 marzo dal governo del Pakistan. P. Qaisar Feroz OFM Cap, Segretario esecutivo della Commissione per le comunicazioni sociali nella Conferenza dei Vescovi pakistani, parlando a Fides, ha dichiarato: “Il rilascio del pilota indiano è segno di buona volontà, indica che il Pakistan vuole la pace. Non è mai facile rilasciare un militare che è entrato nel tuo territorio per attaccare. Apprezziamo il governo del Pakistan per il gesto di distensione. Come San Francesco d'Assisi, sosteniamo sempre coloro che prendono iniziative per la pace nel mondo”. (AG) (Agenzia Fides 4/3/2019)


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