AMERICA/VENEZUELA - Vescovi, religiosi e laici: il 10 febbraio nelle chiese e nelle famiglie preghiamo per la pace, la riconciliazione, la libertà

mercoledì, 6 febbraio 2019 sicurezza alimentare   situazione sociale   politica   vescovi   preghiera   sacerdoti   ordini religiosi   laici  

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Caracas (Agenzia Fides) – “Invitiamo tutta la popolazione a partecipare all'Eucaristia domenica 10 febbraio, e a pregare in tutte le chiese, nelle nostre case e comunità, chiedendo al Signore di concederci la pace, la riconciliazione, la libertà e la salute spirituale e corporale, e a realizzare creativamente gesti di fratellanza e solidarietà nelle diverse comunità”. E’ l’appello lanciato in un comunicato congiunto dalle Presidenze della Conferenza episcopale venezuelana (CEV), della Conferenza dei religiosi e religiose (CONVER) e del Consiglio nazionale dei laici (CNL).
In tutte le comunità e in tutto il paese si sta vivendo “una situazione drammatica”, “sperimentiamo una dolorosa situazione di ingiustizia e sofferenza per la mancanza di quanto è necessario per una vita degna e feconda” afferma il testo, pervenuto all’Agenzia Fides. Tutto ciò ha provocato la ricerca di “un cambiamento politico attraverso un processo di transizione pacifica e trasparente, che porti a elezioni libere e legittime, per riprendere la rotta democratica e recuperare lo Stato di Diritto, la ricostruzione del tessuto sociale, la produzione economica, la morale nel paese e il nuovo incontro di tutti i venezuelani”.
Questo cammino verso il processo elettorale deve essere fatto “in modo pacifico e con gli strumenti presenti nella Costituzione nazionale, per evitare maggiori sofferenze e dolori alla popolazione” è scritto nel testo, che poi giudica “moralmente inaccettabile la crescente repressione per motivi politici, la violazione dei diritti umani e le detenzioni arbitrarie e selettive”.
Richiamando le autorità dello stato ad “adempiere al loro primo dovere di essere al servizio del popolo” e a mettere fine agli abusi di potere citati, in particolare alle detenzioni di minorenni, i firmatari del comunicato ringraziano gli attivisti per la difesa dei diritti umani per quello che fanno nonostante i rischi, e li esortano a continuare ad assistere le vittime che subiscono ingiustizie, chiedendo “il rispetto e la sicurezza personale e giuridica di quanti esercitano questo degno servizio in Venezuela”.
La Chiesa cattolica sollecita la concessione dei permessi necessari per disporre degli aiuti umanitari, così da alleviare l’impatto della crisi sulle persone più vulnerabili. Caritas Venezuela e le diverse istituzioni di promozione sociale della Chiesa si impegnano a continuare il servizio di ampia portata che prestano in tutto il territorio nazionale, “con equità, inclusione, trasparenza ed efficacia”.
“In questo momento cruciale della storia nazionale, invitiamo tutto il popolo venezuelano a dare il meglio di sé, ognuno nel suo ambito di lavoro e di azione – chiedono i firmatari del documento -, perché con l’unità, la solidarietà e la responsabilità etica, con spirito disteso, cerchiamo il bene comune e lavoriamo senza sosta per la ricostruzione della democrazia e dell’intera nazione, evitando ogni spargimento di sangue, come ha detto Papa Francesco”. (SL) (Agenzia Fides 6/2/2019)


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