VATICANO - Il Bambino Gesù, ospedale senza dolore per i bambini ed i ragazzi. Una sala operatoria ad hoc per modulare le somministrazioni analgesiche

lunedì, 30 maggio 2005

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Il bambino ha diritto di essere sottoposto agli interventi diagnostico-terapeutici meno invasivi e dolorosi” recita l’articolo 8 della Carta dei diritti del bambino dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Non solo un’affermazione di principio per l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico della Santa Sede, ma una pratica quotidiana. Gli operatori del Bambino Gesù prestano, infatti, un’attenzione particolare alla sofferenza del bambino testimoniando la propria Fede e unendo alla propria professionalità una partecipazione amorevole.
L’Ospedale è impegnato oggi in una capillare riorganizzazione per rendere sistematica per tutti i piccoli pazienti ricoverati la misurazione quotidiana del dolore, parte integrante della cartella clinica. Il Bambino Gesù ha progressivamente migliorato il suo programma di lotta contro il dolore. Sino a poco più di una decina di anni fa, infatti, non erano noti gli effetti negativi che anche in età pediatrica il dolore, di ogni origine e tipo, determina nell’organismo. Per queste ragioni e per la paura che l’impiego dei farmaci oppioidi potesse dare origine ad una condizione di dipendenza, il dolore in ambito pediatrico non veniva quasi mai trattato o, in rari casi, veniva lenito con metodiche assolutamente inadeguate.
Oggi è stata oramai acquisita la nozione che il feto, a partire dalla fine del secondo trimestre di gestazione, possiede i presupposti anatomici e neurochimici per sperimentare la sensazione dolorosa. Sulla base delle attuali e ben precise conoscenze, in tutti i grandi ospedali pediatrici del Nord America sono stati creati i cosiddetti “Pain Service”, unità multidisciplinari ad alta specializzazione, dedicate specificatamente al controllo del dolore, sia acuto che cronico.
Sempre sul fronte del “sollievo”, il Bambin Gesù è impegnato in una intensa attività di formazione per il personale medico ed infermieristico rivolta ad insegnare ai professionisti italiani i metodi per la misurazione del dolore e a conoscere le tecniche antalgiche, con le relative indicazioni e rischi. Tra le numerose tecniche di misurazione del dolore nei bambini vengono utilizzati anche le pain faces che possono consentire ai bambini di raccontare quotidianamente al medico il proprio grado di sofferenza. L’utilizzo della “universal pain assessment tool”, rigorosa tabella internazionale per la misurazione del dolore, rappresenta uno degli elementi qualificanti dell’alleanza e cooperazione per la salute stabilita tra gli operatori sanitari dell’Ospedale e la famiglia del bambino malato. (AP) (30/5/2005 Agenzia Fides; Righe:32 Parole:398)


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