AFRICA/TOGO - Tensioni nel giorno delle elezioni: l’opposizione boicotta il voto

giovedì, 20 dicembre 2018

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Lomè (Agenzia Fides) – Tensioni e proteste per le strade e nelle aree urbane più importanti di Lomè, Sokode, Bafilo, Mango e Kpalime, in vista delle elezioni legislative di oggi, 20 dicembre (vedi Fides 30/11/2018). Uomini armati con mitragliatrici presidiano le strade, mentre le misure di sicurezza sono rafforzate. L'Associazione dei leader musulmani del Togo, l'Arcivescovo emerito di Lomé, Mons. Philippe Fanoko Kpodzro, e altri leader religiosi hanno chiesto il rinvio del voto. “Signor Presidente della Repubblica, che oggi hai la grazia di presiedere ai destini del popolo togolese, chiediamo, implorando Dio onnipotente, nostro Padre misericordioso, in tutta umiltà, il coraggio di utilizzare tutti i poteri per proporre un nuovo calendario realistico e consensuale per le elezioni parlamentari”: con queste parole Mons. Fanoko Kpodzro si è rivolto nei giorni scorsi al Presidente del Togo, Faure Gnassingbe, mentre la crisi socio-politica raggiungeva punti critici. A febbraio 2018 Mons. Fanoko aveva votato a favore del ripristino della Costituzione del 1992 che avrebbe permesso al presidente di “onorare il suo attuale mandato” e gli aveva chiesto di non ricandidarsi nel 2020.
Le manifestazioni dell'8 e 10 dicembre (vedi Fides 10/12/2018) hanno esacerbato il movimento di protesta organizzato dall'agosto 2017 dall'opposizione contro il regime di Gnassingbé, al potere dal 2005. Attraverso manifestazioni tenute in contemporanea in diverse città, il movimento chiedeva di porre il limite di due mandati presidenziali, per evitare che l'attuale presidente concorra per un quarto mandato nel 2020.
L'opposizione togolese non ha presentato alcun candidato alle elezioni legislative e ne ha chiesto il boicottaggio. Tra le altre irregolarità, ha denunciato la violazione delle disposizioni della road map della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS), pubblicata a luglio dopo ampie consultazioni. Secondo questa road map, la Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni) doveva essere composta da membri del partito di governo e dell’opposizione, disposizione che non è mai stata rispettata. La tensione tra gli elettori è stata amplificata dalla divulgazione di una serie di messaggi sul web e sui social media che incoraggiano a non andare a votare. (AP) (20/12/2018 Agenzia Fides)


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