EUROPA/ITALIA - Le Scalabriniane sul Global Compact: “l’intero pianeta sente la necessità di trattare in maniera unitaria la questione dei migranti”

giovedì, 20 dicembre 2018

Roma (Agenzia Fides) - “Il Global Compact sull’immigrazione testimonia che l’intero pianeta sente la necessità di trattare in maniera unitaria la questione dei migranti. Testimonia che si tratta di un tema da considerare senza i confini politici del mappamondo, ma con i reali confini fisici. Il planisfero va visto non dalla parte dei colori nazionali, ma con gli occhi di chi viaggia costretto a farlo per cercare migliori condizioni di vita”. Lo afferma, in una nota inviata all’Agenzia Fides, suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle Missionarie Scalabriniane, congregazione che sin dalla sua fondazione si occupa della cura dei migranti.
Il “Global Compact for Migration” è l’accordo voluto dall’Onu per dare una risposta globale al problema della migrazione. Firmato da oltre 190 Paesi nel 2016, nel corso dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York, e ribadito dall’Assemblea del settembre scorso, adottato il 12 dicembre dalla Conferenza Intergovernativa di Marrakech, in Marocco, con il via libera di 164 Paesi, ieri ha ricevuto 152 voti a favore, 5 contrari e 12 astenuti, tra cui l'Italia, dall'Assemblea Generale dell' Onu che ha quindi approvato la risoluzione che recepisce il
Patto Globale per una migrazione sicura e regolare.
Il Global Compact ha per punto di partenza il principio che la questione delle migrazioni vada affrontata a livello globale, attraverso una rete di collaborazione internazionale per l’accoglienza di migranti e rifugiati. Si parla di una migrazione disciplinata, sicura, regolare e responsabile, prevedendo una serie di impegni da parte di tutti i paesi per tutelare diritti e necessità di chi è costretto a fuggire. I punti principali prevedono la lotta alla xenofobia, allo sfruttamento, al traffico di esseri umani; il potenziamento dei sistemi di integrazione, l’assistenza umanitaria, i programmi di sviluppo, le procedure di frontiera rispettando il diritto internazionale.
“E’ la storia dell’essere umano a dire che la migrazione porta effetti positivi nelle comunità che accolgono – prosegue la superiora generale –. La migrazione porta dialogo, scambio ed è alla base del vero animo cristiano. E’ opportuno che Paesi come l’Italia, dalla profonda storia migratoria, siano coscienti di questo e partecipino attivamente sostenendo il Global Compact. Ciò ha un valore ancora maggiore alla luce della appena trascorsa Giornata internazionale dei migranti, dove il Pontefice ha ricordato come Gesù conosca bene il dolore di non essere accolto, e di come ‘il nostro cuore non sia chiuso come lo furono le case di Betlemme’.”
All’Angelus di domenica scorsa, 16 dicembre, Papa Francesco ha ricordato l’approvazione del Global compact con queste parole: “La settimana scorsa è stato approvato a Marrakech, in Marocco, il Patto Mondiale per una Migrazione Sicura, Ordinata e Regolare, che intende essere un quadro di riferimento per tutta la comunità internazionale. Auspico pertanto che essa, grazie anche a questo strumento, possa operare con responsabilità, solidarietà e compassione nei confronti di chi, per motivi diversi, ha lasciato il proprio Paese, e affido questa intenzione alle vostre preghiere”. (SL) (Agenzia Fides 20/12/2018)


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