AFRICA/CONGO RD - Elezioni presidenziali: l’opposizione si presenta divisa

lunedì, 10 dicembre 2018 elezioni   vescovi  

Kinshasa (Agenzia Fides) - L’opposizione si presenta divisa alle elezioni presidenziali congolesi del 23 dicembre. Come rimarca una nota inviata all’Agenzia Fides dalla Rete Pace per il Congo, vi sono due coalizioni elettorali che sfideranno il candidato del partito del Presidente uscente, Joseph Kabila, “il campo di Bemba-Katumbi-Muzito, con la coalizione Lamuka, il cui candidato è Martin Fayulu, e il campo UDPS-UNC, con la coalizione Verso il cambiamento, il cui candidato è Felix Tshisekedi”.
Quest’ultimo ha firmato il 23 novembre, a Nairobi, in Kenya, un accordo con Vital Kamerhe (UNC), per presentarsi insieme alle prossime elezioni (presidenziali, legislative nazionali e provinciali).
“Secondo vari osservatori, in elezioni presidenziali a un solo turno, in cui sarà eletto il candidato che otterrà la maggioranza relativa, questa divisione andrebbe a scapito dell’opposizione e favorirebbe il candidato unico del campo politico del presidente uscente Joseph Kabila, il Fronte Comune per il Congo (FC), il cui candidato è Emmanuel Ramazani Shadary” afferma la nota.
“Mentre l’inizio della campagna elettorale è ufficialmente previsto per il 22 novembre, restano ancora molte incertezze” continua la nota. “In primo luogo, c’è un’assoluta mancanza di consenso circa l’utilizzazione della macchina per votare. Gran parte dell’opposizione e dei 21 candidati alle elezioni presidenziali vi si oppongono, considerando che essa non è né affidabile né legale. Lo stesso vale per il registro elettorale, che alcuni considerano "corrotto", soprattutto a causa dei 6 milioni di elettori registrati senza impronte digitali. Molti dubitano che, in queste condizioni, i risultati elettorali possano essere accettati da tutti. Un’altra fonte di incertezza: la formazione dei circa 500.000 agenti elettorali, protagonisti essenziali per il buon svolgimento delle elezioni, è iniziata ma è in ritardo”
In un messaggio, i Vescovi congolesi (vedi Fides 28/11/2018) hanno espresso le loro preoccupazioni sul voto, ricordando la questione delle macchine elettorali e la mancata applicazione delle misure previste dall’Accordo del 31 dicembre 2016 per il rasserenamento del clima politico. “Le elezioni non sono un fine in se stesso. Saranno utili solo se siamo consapevoli di ciò che deve essere cambiato per l’avvento di un Congo più bello di prima. Ciò che oggi è in gioco è l’unità del nostro Paese, l’integrità del nostro territorio nazionale, la giustizia, la pace e il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione” sottolineano i Vescovi. (L.M.) (Agenzia Fides 10/12/2018)


Condividi: