VATICANO - Il Papa commenta il salmo 115: “L’intero popolo di Dio ringrazia il Signore della vita, il quale non abbandona il giusto nel grembo oscuro del dolore e della morte, ma lo guida alla speranza e alla vita”

mercoledì, 25 maggio 2005

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Il Salmo 115 nell’originale ebraico costituisce un’unica composizione col Salmo precedente, il 114. Ambedue costituiscono un ringraziamento unitario, rivolto al Signore che libera dall’incubo della morte. Nel nostro testo affiora la memoria di un passato angoscioso: l’orante ha tenuta alta la fiaccola della fede, anche quando sulle sue labbra affiorava l’amarezza della disperazione e dell’infelicità. Attorno, infatti, si levava come una cortina gelida di odio e di inganno, perché il prossimo si manifestava falso e infedele. La supplica, però, ora si trasforma in gratitudine perché il Signore ha sollevato il suo fedele dal gorgo oscuro della menzogna.” Nella catechesi tenuta durante l’Udienza generale di questa mattina in piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha commentato il Salmo 115 - Rendimento di grazie nel tempio - Primi Vespri della Domenica della 3a settimana (Lettura: cfr Sal 115,10-13.18-19).
L’orante si dispone ad offrire un sacrificio di ringraziamento durante una Liturgia: “infatti si fa cenno esplicito, oltre che al rito sacrificale, anche all’assemblea di «tutto il popolo», davanti al quale l’orante scioglie il voto e testimonia la propria fede. Sarà in questa circostanza che egli renderà pubblico il suo ringraziamento, ben sapendo che, anche quando incombe la morte, il Signore è chino su di lui con amore. Dio non è indifferente al dramma della sua creatura, ma spezza le sue catene”. Per questo l’orante salvato dalla morte si sente «servo» del Signore, «figlio della sua ancella», appartenente alla casa di Dio. Il Salmo finisce evocando di nuovo il rito di ringraziamento che sarà celebrato nella cornice del tempio: “La sua vicenda personale è narrata perché sia per tutti di stimolo a credere e ad amare il Signore. Sullo sfondo, pertanto, possiamo scorgere l’intero popolo di Dio mentre ringrazia il Signore della vita, il quale non abbandona il giusto nel grembo oscuro del dolore e della morte, ma lo guida alla speranza e alla vita.”
Salutando i pellegrini nelle diverse lingue, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato che alle ore 19 di domani, solennità del Corpus Domini, sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano presiederà la Messa, cui seguirà la tradizionale processione fino a Santa Maria Maggiore: “Invito tutti a partecipare numerosi a tale celebrazione, per esprimere insieme la fede in Cristo, presente nell’Eucarestia”.
Al termine dell’Udienza, il Papa ha incontrato S.E. il Signor Blaise Compaoré, Presidente del Burkina Faso, con la Consorte e Seguito; S.E. il Signor Amadou Toumani Toure, Presidente della Repubblica del Mali, e Seguito; S.E. il Signor Absalom Themaba Dlamini, Primo Ministro del Regno dello Swaziland, con la Consorte e Seguito. (S.L.) (Agenzia Fides 25/5/2005, righe 30, parole 439)


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