AMERICA/PERU’ - Grande impegno dei popoli dell’Amazzonia per le Assemblee locali presinodali

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Grande impegno dei popoli dell’Amazzonia per le Assemblee locali presinodali

Loreto (Agenzia Fides) – Prosegue il cammino verso il Sinodo dei Vescovi per la regione Panamazzonica, che si celebrerà nell’ottobre 2019, e continuano le assemblee locali della popolazione indigena che si prepara ad offrire il suo contributo.
Per raggiungere questo obiettivo non mancano le difficoltà, in una zona dove i gruppi che fanno riferimento ad una manciata di parrocchie appartenenti alla diocesi di Alto Solimões (Brasile), della Provincia ecclesiastica di Manaus, che copre un’area di 130.240 kq, devono impiegare da 2 a 4 ore per percorrere il fiume e arrivare alla città di Tabatinga, dove possono partecipare a uno degli incontri assembleari.
La diocesi di Alto Solimoes, con 200 mila abitanti distribuiti in oltre 250 comunità, è solo uno degli esempi di questo territorio, dove si può vedere la passione e la consapevolezza della gente più umile che non teme i sacrifici per rispondere all’appello del Papa.
Anche dalla parte dell'Amazzonia peruviana succede lo stesso, come si apprende dalla testimonianza di Rosario Chamiquit Dejima, una donna che aiuta a partorire le giovani del suo villaggio e dei dintorni. Lavora anche come artigiana nel popolo Awajún. Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides dalla Repam, il "suo" territorio è la provincia di Condorcanqui, vicino alla frontiera amazzonica fra Perù e Ecuador. Rosario ha ricevuto una formazione di medicina tradizionale dai suoi nonni per poi formarsi nella piccola città di Nieva.
Il popolo Awajún è il secondo per grandezza dell'Amazzonia peruviana. I suoi membri abitano principalmente nella regione del dipartimento di Amazonas, ma fanno parte anche di Loreto, Cajamarca e San Martín. La presenza dello Stato qui è carente in diversi campi, specialmente nell'assistenza sanitaria e nel rispetto che esige l'interculturalità. A Nieva, per esempio, la maggior parte degli ostetrici sono uomini, il che significa che sono poche le donne incinte che cercano assistenza sanitaria, senza contare il grande gruppo a cui mancano le risorse economiche per le cure.
Rosario Chamiquit è andata a Yurimaguas (Loreto), dove ha preso parte ad una delle assemblee territoriali preparatorie al Sinodo. Attraverso i suoi interventi ha richiamato l'attenzione sulle violazioni subite dalla donna indigena e su come si sentano emarginati perché non ricevono adeguata attenzione dalle varie istituzioni.
La sua testimonianza ha fatto riflettere sul profondo rapporto di connessione tra la vita della famiglia indigena e la terra dell'Amazzonia: "Quando ero molto piccola, sono stata educata a piantare se volevo avere quello che viene chiamato 'Tajimat Pujut', che significa ‘vivere bene insieme al popolo’, vale a dire se volevo custodire e portare avanti una casa, una famiglia, che ha piante da mangiare, piante medicinali per curarsi, animali. Allo stesso tempo il termine significa che sai lavorare, che sai collaborare con la tua gente, affrontare i problemi". Così le 102 diocesi che formano la PanAmazzonia stanno preparando le loro riflessioni che contribuiranno all'appuntamento dell’ottobre 2019.
In questi giorni il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, è stato a Manaus per verificare di persona il percorso che dovrebbe terminare in primavera con la pubblicazione dell’Instrumentum Laboris. Una fase di ascolto, ha detto il Cardinale, che si sta rivelando un’opportunità preziosa “per saperne di più sull’ambiente amazzonico e sui suoi popoli, per conoscere le loro lotte e resistenze, per confermare il cammino della Chiesa che è sempre più profetico e impegnato nella causa del Regno di Dio in quella parte del mondo”.
(CE) (Agenzia Fides, 21/11/2018)


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