AFRICA/COSTA D’AVORIO - Nel carcere di Abidjan si prega e si digiuna per p. Gigi Maccalli

martedì, 20 novembre 2018 sequestro   istituti missionari   missionari   violenza   carcerati  

Abidjan (Agenzia Fides) - Nel carcere di Abidjan, il più grande della Costa d’Avorio, i detenuti cristiani hanno preso molto a cuore la vita e le vicenda di p. Gigi Maccalli, il missionario della Società delle Missioni Africane (SMA) rapito in Niger lo scorso 17 settembre. Padre Ramon Bernad, originario di Saragozza, missionario in Costa d’Avorio, confratello di padre Maccalli, ha riferito all’Agenzia Fides che i detenuti del carcere di Abidjan organizzano regolarmente veglie di preghiera dedicate al missionario. Una donna carcerata ha confidato che venerdì scorso, la vigilia del 2° mese di prigionia di p. Gigi, ha vissuto una giornata di digiuno per lui. “Chi è in carcere può comprendere nella sua carne cosa può provare p. Gigi, da due mesi tenuto prigioniero in chissà quali condizioni. Perciò la preghiera e la solidarietà dei carcerati di Abidjan ha certamente un grandissimo valore. E noi speriamo che serva ad accelerare la liberazione di p. Gigi”, ha detto a Fides p. Ramon.
L'economo alla casa regionale della SMA della Costa d’Avorio, alla periferia della capitale Abidjan, è anche molto attivo nel segretariato di "Giustizia e Pace", motivo delle sue visite regolari in carcere. P. Bernad ha anche voluto promuovere, domenica 18 novembre, una marcia di sensibilizzazione, per chiedere la liberazione di padre Gigi. La marcia è stata seguita da un buon numero di fedeli che ogni domenica partecipano alla messa nella casa regionale della SMA. (MP/AP) (19/11/2018 Agenzia Fides)


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