ASIA/KAZAKHSTAN - La Caritas avvia un progetto per combattere le dipendenze

sabato, 17 novembre 2018

Astana (Agenzia FIdes) - La Caritas del Kazakhstan muove i primi passi di un progetto legato al mondo della tossicodipendenza. E’ quanto si legge in una nota inviata all’Agenzia Fides, che specifica come, in seguito a una recente riunione della Conferenza episcopale, è sorta la necessità di andare incontro ai bisogni di persone implicate in dipendenze da alcol e droga, attraverso la creazione di un apposito centro di assistenza, recupero e riabilitazione.
Questo desiderio - rileva la nota - è legato alla necessità di “dover affrontare un problema di dimensioni notevoli: spesso, infatti, il sostegno offerto da strutture statali o private si rivela inadeguato. Le persone affette da dipendenza, dopo un breve periodo di pausa, ricadono nella precedente condizione”.
“Siamo consapevoli della serietà di un tale sfida - riporta il documento - tuttavia abbiamo accettato la richiesta e abbiamo iniziato a lavorare, prima di tutto per raccogliere dati sulla situazione nel Paese e per capire con quali metodologie affrontare il problema. Il prossimo passo è avviare contatti con strutture che abbiano già una consolidata esperienza nel settore”.
Raggiunto dall’Agenzia Fides, il responsabile nazionale della Caritas kazaka, don Guido Trezzani, precisa: “Al momento si tratta di un orientamento: non sappiamo come il progetto prenderà forma a livello operativo. All’inizio probabilmente creeremo un unico centro per tutto il Paese, poi, eventualmente, il progetto si potrà replicare in diverse zone. Non abbiamo ancora le risorse umane ed economiche: partiremo, come sempre,con tanto entusiasmo e fiducia nella Provvidenza di Dio”.
Don Trezzani prenderà parte al Congresso internazionale sulle dipendenze, che si tiene a Roma dal 29 novembre al 1° dicembre, che vedrà la partecipazione di esperti del settore di caratura mondiale: “Sarà per noi un'opportunità unica per ampliare le conoscenze nel settore e per stabilire contatti che saranno estremamente preziosi nel prossimo futuro, per rispondere, nella nostra prospettiva della carità cristiana, a un problema che affligge la soceità ”, conclude. (LF) (Agenzia Fides 17/11/2018)


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