ASIA/PAKISTAN - Promuovere pace, armonia, diritti umani: l'impegno della Caritas

giovedì, 15 novembre 2018 caritas   diritti umani   società civile   giovani   pace  

Karachi (Agenzia Fides) - "È urgente promuovere la pace e l'armonia interreligiosa nel paese. I gruppi radicali sono ben organizzati ed è nostro compito profondere maggiore impegno nella costruzione della pace e nel promuovere i diritti umani": lo ha detto all'Agenzia Fides Mansha Noor Segretario esecutivo della Caritas a Karachi a margine di un workshop, tenutosi nei giorni scorsi a Karachi, che ha riunito rappresentanti di organizzazioni non governative gestite da cristiani e vari gruppi ecclesiali, specialmente giovani.
Parlando ai partecipanti, Mansha Noor ha detto: "I cristiani stanno portando avanti buone opere per lo sviluppo umano dei poveri e dei bisognosi. Occorre lavorare per il progresso della pace e l'armonia nel paese per porre fine alla cultura dell'odio, della violenza e della discriminazione".
Il programma di formazione, organizzato dalla Caritas, intendeva appositamente sostenere la promozione di valori come pace, tolleranza, fratellanza e armonia interreligiosa. Rasheed Gill, animatore della Commissione "Giustizia e Pace" nella Conferenza dei Superiori Maggiori del Pakistan, parlando a Fides, ha dichiarato: "La Chiesa guarda alla nazione e compie un passo in avanti per formare persone e cittadini che si impegnano a edificare una società pacifica. Al momento la situazione nel paese è piuttosto preoccupante. Vediamo quello che è accaduto nel caso di Asia Bibi, la donna cristiana assolta dopo un processo per blasfemia. Vediamo quanto sia necessario dare un contributo a creare pace e armonia".
GIll ha rimarcato che "molte volte i casi di accuse di blasfemia sono montati su false accuse a causa di dispute personali" e i presenti hanno concordato sull'urgenza di un intervento comune, progettando programmi e iniziative tese a rafforzare la pace e l'armonia interreligiosa nel paese.
Kashif Anthony Javed, coordinatore della Commissione nazionale "Giustizia e pace" dei Vescovi pakistani, ha dichiarato: "Dobbiamo impegnarci di più in questa missione e unirci per costruire una società. senza alcuna discriminazione di casta e religione. Urge riunire persone di fedi diverse per aiutarle a costruire relazioni fraterne", rimarcando la necessità di un'opera che travalica i confini delle comunità religiose. La collaborazione e la cooperazione, ha notato Christopher Ashraf, rappresentante di "Jesus Youth", possono contribuire a cambiare la mentalità dei giovani. (AG) (Agenzia Fides 15/11/2018)


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