AFRICA/ETIOPIA - Cresce l’attesa per i risultati delle elezioni del 15 maggio: maggioranza e opposizione reclamano la vittoria. I risultati ufficiali l’8 giugno

martedì, 24 maggio 2005

Addis Abeba (Agenzia Fides)- Cresce l’attesa in Etiopia per i risultati delle elezioni parlamentari di domenica 15 maggio. “Ufficialmente i risultati verranno resi noti l’8 giugno, ma tutte le forze politiche già affermano di aver vinto” dice all’Agenzia Fides una fonte locale. “In realtà sembra che l’unico risultato certo è l’affermazione dell’opposizione ad Addis Abeba, dove ha conquistato il parlamento regionale”.
“Per descrivere il clima che si sta respirando in Etiopia, basta dire che il quotidiano del partito del Premier Meles Zenawi, l’ EPRDF (Fronte Democratico rivoluzionario del Popolo Etiopico) ha pubblicato la notizia di una riunione del comitato direttivo del partito per decidere la linea politica del futuro governo, dando così per scontato di aver vinto le elezioni” dice la fonte di Fides.
Nel frattempo, l’opposizione minaccia di boicottare il nuovo parlamento se le sue accuse di brogli elettorali e di gravi irregolarità in 139 circoscrizioni non saranno oggetto di inchiesta e non vi si convocheranno di nuovo le elezioni.
“Al momento vediamo con chiarezza che elezioni corrette e libere sono realmente a rischio. Da parte nostra, abbiamo elencato tutte le prove delle irregolarità che abbiamo rilevato in 139 circoscrizioni", ha detto il presidente della Coalizione per l’Unità e la Democrazia (CUD), Hailu Shawel. Shawel ha avvertito che ci potrebbe essere una campagna di disobbedienza civile se il partito di governo andrà avanti nella formazione del governo prima delle verifiche.
“Di fronte a queste tensioni la comunità internazionale ha invitato i partiti etiopici alla calma” riferisce la fonte di Fides. “Gli osservatori internazionali hanno finora presentato rapporti parziali sulla regolarità delle elezioni e attendono la pubblicazione dei risultati finali per emettere una valutazione complessiva sullo scrutinio. In base alle prime analisi degli osservatori internazionali sono state ripetute le elezioni in 6 seggi. Si tratta comunque di una decisione che ha influenza minima sul risultato finale, perché le urne sono complessivamente 35mila distribuite su un territorio vastissimo”.
Sulle prospettive del paese, la fonte di Fides afferma che “uno dei problemi ancora in via di risoluzione riguarda i rapporti con l’Eritrea L’opposizione si era opposta al trattato di pace appoggiato invece dal Primo Ministro Zenawi. Quindi se l’opposizione dovesse vincere, almeno in teoria, si rischierebbe di rimettere tutta in discussione”.
Dal 1998 al 2000 Etiopia ed Eritrea hanno combattuto una guerra per una disputa di confine che ha provocato almeno 100mila morti. Una forza di pace internazionale è stata dislocate alla frontiera dei due paesi. (L.M.) (Agenzia Fides 24/5/2005 righe 38 parole 433)


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