AMERICA/MESSICO - I Vescovi: “Ascoltare le grida del fratello per noi cristiani significa impegno e azione"

martedì, 23 ottobre 2018 migranti   minori   povertà   situazione sociale   chiese locali  

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I Vescovi: “Ascoltare le grida del fratello per noi cristiani significa impegno e azione"

Città del Messico (Agenzia Fides) – Con il titolo "Le grida del povero", la Conferenza episcopale del Messico (CEM) ha appena pubblicato una lettera per ricordare alla comunità messicana che la Chiesa cattolica, dietro invito di Papa Francesco, celebrerà il prossimo 18 novembre la II Giornata Mondiale del Povero. Nel testo i Vescovi presentano una riflessione su chi è il "povero" in questo momento e in Messico. "Oggi ascoltiamo le grida di malati e sfrattati, di disoccupati e sottoccupati, di donne maltrattate e di parenti di gente scomparsa, di bambini maltrattati, di quelli che sono emarginati per avere capacità diverse, e così tanti altri" si legge nella lettera inviata a Fides.
Il documento sottolinea, da una parte la preoccupazione per la “carovana dei migranti” che in questi giorni attraversa il Messico (vedi Fides 17/10/2018), come un nuovo tipo di povertà, perché sono obbligati a lasciare tutto, come un nuovo esodo di liberazione; dall'altra richiama il Progetto Pastorale della CEM che si impegna ad ascoltare queste "grida" dei poveri e a diventare una Chiesa impegnata per la pace e le cause sociali.
Nella conclusione il documento esprime apprezzamento per "l'attenzione pastorale e l'accompagnamento, guidato dalla Commissione della Mobilità umana, nei 133 rifugi e centri di accoglienza e orientamento della nostra Chiesa” e inoltre per avere informato, nel suo recente comunicato, circa “il quadro giuridico che protegge e governa questo momento della storia del nostro continente e del nostro Paese."
"Contempliamo con occhi riconoscenti la Chiesa di Tapachula, San Cristóbal de Las Casas e altre Chiese e comunità religiose, così come organizzazioni governative e della società civile, che hanno realizzato iniziative per aiutare i nostri fratelli e sorelle, sia umanamente che cristianamente, nel percorso della loro mobilità. Ascoltare le grida del fratello significa impegno e azione, per noi cristiani" conclude il testo.
(CE) (Agenzia Fides, 23/10/2018)


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