ASIA/MONGOLIA - La cerimonia funebre: messa di ringraziamento per il Vescovo Padilla

lunedì, 15 ottobre 2018 evangelizzazione   missione   chiese locali  

Ulaanbaatar (Agenzia Fides) – Il Vescovo Wenceslao Padilla, Prefetto Apostolico della Mongolia, colpito da infarto e deceduto il 25 settembre scorso (vedi Fides 26/9/2018), tre giorni prima del suo 69° compleanno, è stato sepolto a Ulaanbaatar il 14 ottobre 2018.
La messa funebre è stata celebrata nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo Ulaanbaatar domenica 14 ottobre alle 9:30 del mattino, davanti a una assemblea di 1.500 persone. Il Vescovo è stato compianto da molte persone nella terra di Gengis Khan, cattolici e non cattolici. Alla novena, che ha visto i fedeli riuniti in preghiera dopo la sua morte, hanno partecipato circa 1.000 persone. "E’ stato davvero commovente. La cerimonia funebre è stata in effetti una messa di ringraziamento”, ha detto a Fides p.Charles Phukuta, Superiore Generale della Congregazione del Cuore Immacolato di Maria (CICM), detta dei “Missionari di Scheut”, di cui Vescovo Wenceslao Padilla era membro.
Nell’omelia della messa funebre, l'Arcivescovo Alfred Xuereb, Nunzio Apostolico in Corea del Sud e in Mongolia, ha elogiato” l'amore, l'umiltà e l'impegno del presule”. Attingendo dal Vangelo letto all'occasione, il Nunzio ha espresso la sua convinzione che “il Signore si rallegra del lavoro compiuto da mons. Wenceslao Padilla in Mongolia, e gli dice: ben fatto, servo buono e fedele, vieni, condividi la gioia del tuo padrone” (Mt 25, 23).
L’affetto dei fedeli mongoli è stato riassunto in un cartellone esposto nella Cattedrale, che recitava: "Caro amato Vescovo Wens, la tua vita sarà sempre nel nostro cuore. Sei stato un esempio vivente per tutti quelli che hai incontrato. Sei stato gentile e gioviale fino alla morte. È doloroso perderti adesso, ma Dio sa cosa è meglio. Ti auguriamo di essere cullato nel seno del Padre celeste”.
Il Vescovo filippino Wenceslao Padilla ha guidato la fondazione della Chiesa cattolica in Mongolia nel 1992. Da allora ha lavorato con tutto se stesso per il benessere di molti mongoli, promuovendo programmi di istruzione e opere sociali. Era anche conosciuto per il suo coinvolgimento nel dialogo interreligioso. (MB/PA) (Agenzia Fides 15/10/2018)


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