AMERICA/BRASILE - Attacchi al Vescovo sui social media, dopo una lettera sulle imminenti elezioni

martedì, 2 ottobre 2018 mass-media   social network   elezioni   politica   bene comune  

Ruy Barbosa (Agenzia Fides) - Pochi giorni dopo la pubblicazione della “Lettera al popolo di Dio sulle elezioni 2018”, previste il 7 ottobre, e destinata ai cattolici della sua diocesi, il Vescovo della diocesi di Ruy Barbosa (nello stato di Bahia) e presidente della Commissione Pastorale della Terra, in seno alla Conferenza episcopale brasiliana (CNBB), mons. André de Witte, è stato oggetto di violenti attacchi verbali sui social media. Lo apprende l'Agenzia Fides da padre Gilvander Moreira, assistente teologico della Commissione, nello stato di Minas Gerais, e lo confermano altri sacerdoti e laici della diocesi di Ruy Barbosa, preoccupati per la situazione.
Il Vescovo aveva messo in guardia gli elettori dal votare candidati "che attaccano i diritti umani e difendono l'uso delle armi come soluzione ai problemi sociali", o quanti “non difendano i valori della vita dalla fecondazione fino alla morte naturale, della famiglia conforme al progetto di Dio, della libertà religiosa, del rispetto, della salute, dell'educazione, del diritto a un tetto e della tutela dell'ambiente”. Ha invitato invece a scegliere persone che “lottino per il riconoscimento dei territori indigeni” e “che si impegnino per la riforma agraria, per l'edilizia popolare e per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”. Inoltre, il Vescovo ha raccomandato di verificare se i candidati, “sono più preoccupati di un buon marketing della loro immagine nella campagna elettorale anzichè di presentare proposte per i grandi problemi sociali del paese”.
Pochi giorni dopo, gli ha fatto eco l'assemblea dei Vescovi e fedeli della regione “Nord 1”, composta da 9 giurisdizioni ecclesiastiche, esortando i cittadini a “conoscere e valutare le proposte e la vita dei candidati e a verificare se nella loro azione politica si sono impegnati per il bene comune”.
Ieri, 1° ottobre, anche Mons. Reginaldo Andrietta, Vescovo di Jales (stato di San Pablo) ha scritto: “Sono scandalose le posizioni di molti cristiani e il sostegno a chi semina violenza, odio, razzismo, omofobia e pregiudizi verso le donne e i poveri”. Mons. Andrietta ha denunciato chi “utilizza falsamente le tematiche dell'aborto, del gender, della famiglia e dell'etica; fa apologia della tortura, della pena di morte e dell'uso delle armi”, invitando a "non usare il nome di Dio invano" nella lotta politica. (SM) (Agenzia Fides 2/10/2018)


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