ASIA/INDIA - I cristiani indiani in preghiera contro il male e la violenza, in comunione col Papa

lunedì, 1 ottobre 2018 libertà religiosa   libertà di coscienza   violenza   persecuzioni   preghiera  

New Delhi (Agenzia Fides) – I cristiani delle diverse confessioni in India osservano oggi, 1° ottobre, una speciale giornata di preghiera per le comunità cristiane presenti in India e vivranno nel mese di ottobre un tempo di assidua preghiera, in comunione con Papa Francesco. “E' il secondo anno in cui viene organizzata una speciale veglia di preghiera a livello nazionale, per affidare a Dio i cristiani indiani in tempi in cui sono ancora toccati da violenze e persecuzioni" ha spiegato all’Agenzia Fides Shibu Thomas, leader cristiano protestante, tra gli organizzatori della giornata.
“La preghiera è il bisogno dell'oggi ed e l'unica risorsa che abbiamo. I cristiani indiani hanno un disperato bisogno di ricorrere a una preghiera continua, ardente, coerente, piena di fede per la Chiesa perseguitata e contro le forze del male, come chiede Papa Francesco”, prosegue.
I cristiani indiani di tutte le confessioni hanno deciso di continuare a pregare, per tutto il mese di ottobre, per alcune intenzioni speciali, invocando la protezione divina su tutte comunità di battezzati presenti in India. Si pregherà per il rilascio dei fedeli che sono tuttora detenuti nelle prigioni per aver predicato il messaggio di Cristo e per tutti cristiani, perché Dio doni loro la perseveranza e la fede nell'affrontare ingiustizie, persecuzioni, pressioni per abbandonare la fede. “Pregheremo per i cristiani ingiustamente e falsamente incriminati, in vari stati dell'India, in base alle cosiddette Leggi anti-conversione in vigore", ha esortato Thomas, e anche per quanti affrontano il rifiuto da parte delle famiglie, degli amici e delle comunità, per aver scelto di seguire Cristo.
Un'altra speciale intenzione è per chiedere a Dio la grazia di perdonare i persecutori, ricordando "il profeta Daniele che non odiava i suoi persecutori, ma si umiliava e cercava la misericordia di Dio, per dare una testimonianza di vero amore".
L'organizzazione indiana “Persecution Relief”, tra gli organizzatori della giornata di preghiera, ha censito 40 casi di violenze gratuite sui cristiani nel mese di agosto e 12 a settembre 2018, notando come molti dei fedeli siano stati “testimoni del miracolo della preghiera”. La preghiera si tiene normalmente il 1° ottobre, il giorno in cui il Pastore Philip George è stato rilasciato dalla prigione due anni fa.
Il Pastore George, che gestiva un orfanotrofio, è stato incarcerato con false accuse di molestie sessuali su minori. "Pur senza alcuna prova, è stato imprigionato per 666 giorni, vittima di una enorme cospirazione", ha spiegato Thomas. La moglie del pastore ha pregato e digiunato a lungo per chiedere la liberazione di un innocente, confidando in Cristo Gesù. Sebbene l'accusa abbia presentato 32 falsi testimoni contro il Pastore, il tribunale ha compreso il complotto, ha respinto le prove e lo ha assolto. (SD/PA) (Agenzia Fides 1/10/2018)


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