ASIA/FILIPPINE - “Nessun super tifone può smorzare la nostra speranza” dice il Vescovo di Baguio

giovedì, 20 settembre 2018

CBM_Italia

Manila (Agenzia Fides) - “Rivolgiamo le nostre preghiere per le vittime del super tifone, in particolare per quelli che hanno perso la vita travolti dalle frane. È difficile assistere alla devastazione che ci circonda: danni a strade, case, raccolti, mezzi di sostentamento e altre strutture. Ma ancora più tragico è perdere la vita. Invitiamo tutti coloro che sono impegnati nei soccorsi, comprese tutte le persone coinvolte, a manifestare sostegno spirituale, materiale e morale ai fratelli colpiti”: è l’appello diffuso da mons. Victor B. Bendico, Vescovo di Baguio, e inviato all’Agenzia Fides, dopo che il 15 settembre le Filippine sono state colpite dal tifone Mangkhut. Raffiche di vento a 205 chilometri orari e piogge violentissime hanno sradicato alberi, divelto tetti e provocato frane e inondazioni, disseminando terrore ovunque. Finora il passaggio di Mangkhut ha fatto registrare 81 morti, 250 mila sono le persone colpite in 30 province del paese, in particolare è andato devastato il nord di Luzon.
“Dobbiamo evitare ogni genere di accuse e recriminazioni” prosegue il Vescovo. “Smettiamola di usare la miseria degli altri come uno strumento di propaganda egoista che non aiuta, ma semina invece confusione e ulteriore divisione. Possiamo fare di meglio. Tralasciamo le mosse politiche di biasimo e concentriamoci sulla sincera preoccupazione per i poveri e gli emarginati. Questi tempi di sofferenza richiedono grande solidarietà umana e cooperazione. Spinti dal comune desiderio di aiutare le vittime, dimostriamo ancora una volta che, uniti in un unico popolo di Baguio e Benguet, nessun super tifone può smorzare la nostra speranza, nessuna tragedia può mai sconfiggere la grandezza dello spirito umano e la nostra fede in Dio” conclude mons. Bendico.
Le persone con disabilità nelle emergenze registrano un tasso di mortalità doppia rispetto alle altre. Faticano a mettersi in salvo, non riescono ad accedere agli aiuti umanitari perché non sentono gli avvisi e i messaggi di emergenza, non sono incluse nei piani di salvataggio, non riescono ad accedere alle operazioni umanitarie di base (come distribuzione di cibo, acqua, accesso ai rifugi e ai servizi sanitari), i loro ausili (bastoni, sedie a rotelle, occhiali da vista) possono perdersi o danneggiarsi. Le emergenze possono inoltre aumentare il numero di persone che diventano disabili, sia a breve che a lungo termine, a causa delle lesioni riportate e la mancanza di servizi medici adeguati. In questo settore si nota l’impegno della Ong “Christian Blind Mission” (CBM). “Presenti nelle Filippine dal 2013, in questo momento siamo al lavoro per portare al sicuro i bambini e gli adulti ciechi e con disabilità e garantire loro riparo, acqua, cibo e assistenza medica” ha detto all’Agenzia Fides Massimo Maggi, Direttore di “Christian Blind Mission” Italia (CBM).
(AF/AP) (20/9/2018 Agenzia Fides)


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