ASIA/UZBEKISTAN - Nuovo anno pastorale all’insegna delle feste dei santi e del dialogo interreligioso

lunedì, 17 settembre 2018 chiese locali   santi   pastorale   dialogo  

P. Jerzy Maculewicz amministra una cresima

Tashkent (Agenzia Fides) – Il programma del nuovo anno pastorale per la piccola comunità di battezzati in Uzbekistan “è ancora da stilare con precisione, ma l’agenda è già ricca di appuntamenti. Nei prossimi giorni incontrerò i sacerdoti presenti in terra uzbeka per la consueta programmazione pastorale. Siamo quasi tutti francescani, quindi possiamo dire che la festività di San Francesco del 4 ottobre darà il via ufficiale alle attività”. Lo racconta all’Agenzia Fides l’Amministratore apostolico dell’Uzbekistan, il francescano p. Jerzy Maculewicz, OFM Conv. “A breve – prosegue – inizieremo il catechismo per i bambini e per i giovani. Inoltre, partirà il cammino del catecumenato per coloro che vogliono ricevere il battesimo. A novembre, poi, vivremo tre importanti appuntamenti: la festa di S. Andrea Apostolo a Buhara; quella della Madonna della Misericordia a Urgench e la Giornata Internazionale della Tolleranza, istituita dall’Unesco. Ogni anno, in occasione di questa giornata, l’Università Islamica organizza un seminario e invita i diversi leader religiosi, fra i quali noi cristiani, per parlare di tolleranza”.
L’estate ha rappresentato un periodo di spostamenti per i pochi sacerdoti presenti sul territorio uzbeko. Attualmente, secondo quanto rilevato da fr. Maculewicz, l’assistenza pastorale ai fedeli nella città di Samarcanda continua a rappresentare un problema, vista l’assenza del parroco per motivi di salute: “Ci alterneremo da Buhara e da Tashkent per assicurare la presenza di almeno un religioso nel fine settimana. Aspettiamo un nuovo sacerdote francescano a novembre, che resterà con noi per un anno”, riferisce.
Il ritorno dal periodo estivo è stato vissuto nella comunità parrocchiale di Fergana all’insegna della festa e della condivisione. Secondo quanto racconta p. Maculewicz, infatti, “la festa parrocchiale in occasione della natività di Maria vissuta lo scorso 8 settembre ha rappresentato un momento di incontro non solo tra i fedeli, ma anche tra comunità di diverse culture”.
Il frate continua: “Abbiamo vissuto la celebrazione eucaristica, durante la quale quattro persone hanno ricevuto il sacramento della Cresima. Al termine della messa, abbiamo assistito a un concerto e a un piccolo spettacolo teatrale organizzato dai bambini. Erano presenti anche i membri dei centri culturali russo, tedesco e coreano, invitati dal parroco p. Andrea. Costoro non sono cattolici, quindi non erano presenti durante la celebrazione, ma hanno partecipato con gioia alla festa, esibendosi in canti e danze tipici della loro terra d’origine”.
Fr. Maculewicz sottolinea l’importanza di una simile condivisione: “Ho percepito che queste persone erano davvero felici di essere con noi: abbiamo trascorso tre bellissime ore di festa. Anch’essi ci invitano spesso ai loro eventi, e penso che questo sia molto bello perché significa che membri di culture e religioni diverse possono stare bene insieme: ognuno cerca di mantenere vive le proprie tradizioni, ma ciò non spegne il desiderio di stare con gli altri in armonia. Questo ci aiuta a essere tolleranti e a stringere rapporti di amicizia anche con chi professa un credo diverso”.
Nata nel 1997 con la "missio sui iuris" istituita da Giovanni Paolo II, la Chiesa uzbeka è stata elevata ad Amministrazione Apostolica nel 2005 e conta cinque parrocchie, distribuite nelle maggiori città del paese, per un totale di circa 3.000 battezzati. (LF) (Agenzia Fides 17/9/2018)


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