ASIA/LIBANO - Ex leader politici arabi in Vaticano per parlare anche di Gerusalemme

venerdì, 31 agosto 2018 medio oriente   chiese orientali   gerusalemme   settarismi  

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JERUSALEM, ISRAEL - APRIL 27: Jews praying at the western wall on a jewish holiday Israel's 64th Independence Day on April 27, 2012 in Jerusalem, Israel

Beirut (Agenzia Fides) – Una delegazione del Consiglio delle relazioni arabe e internazionali – che riunisce ex politici di diversi Paesi arabi, ancora attivi sulla scena pubblica – sarà ricevuta la prossima settimana in Vaticano, dove i membri del gruppo avranno occasione di incontrare Papa Francesco e di parlare con il Cardinale Pietro Parolin. Della delegazione farà parte l'ex premier libanese Fouad Siniora, che l'altro ieri ha avuto un incontro con il Patriarca maronita Bechara Butroa Rai e ha poi riferito ai media libanesi i temi che potranno essere al centro dei prossimi incontri con i rappresentanti vaticani.
Il Consiglio delle relazioni arabe e internazionali è una una organizzazione araba indipendente, fondata in Kuwait nel 2009. Fouad Siniora ha fatto sapere che nei prossimi incontri della delegazione in Vaticano i riflettori saranno puntati sulla necessità di favorire e sostenere in ogni modo la convivenza tra musulmani e cristiani, sottoposta a pressione nei Paesi arabi, dove i conflitti e i processi migratori in atto rischiano di modificare la fisionomia demografica di molte regioni. L'ex primo ministro libanese ha riferito anche che nelle conversazioni in Vaticano verranno trattate la questione di Gerusalemme e quella palestinese, alla luce della decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di trasferire l'ambasciata degli Stati Uniti nella Città Santa, e tenendo conto anche del recente pronunciamento del Parlamento israeliano sul carattere ebraico dello Stato d'Israele.
Appartenente a una famiglia sunnita, Fouad Siniora è stato amico d'infanzia di Rafiq Hariri, l'uomo d'affari ucciso in un attentato nel 2005, mentre occupava il ruolo di Primo ministro in Libano. Nello stesso anno fu lo stesso Siniora a succedere a Hariri nella funzione di premier, guidando poi l'esecutivo in una delle fasi più travagliate della recente storia libanese. (GV) Agenzia Fides 31/8/2018).


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