Davao (Agenzia Fides) - La Camera dei Rappresentanti delle Filippine ha ratificato ieri la versione finale della legge che istituisce la nuova "Regione Autonoma di Bangsamoro", entità territoriale specifica per le comunità islamiche che vivono sull'isola di Mindanao, nel Sud delle Filippine. Il Senato aveva già ratificato la legge lunedì mattina e ora si attende la firma del Presidente Rodrigo Duterte - che ha già annunciato il suo pieno sostegno alla legge - perchè il provvedimento entri formalmente in vigore.
La legge crea la nuova entità politica autonoma che sostituisce la vecchia Regione autonoma e include sei province (Basilan, Lanao del Sur, Maguindanao, Sulu e Tawi-Tawi), mentre altre municipalità al di fuori di quelle province potranno far parte della regione tramite un referendum che sarà proposto alla popolazione.
La ratifica arriva un decennio dopo che il governo filippino e il Moro Islamic Liberation Front (MILF) avevano siglato un Memorandum d'intesa sul dominio ancestrale nel 2008, abortito in seguito a una sentenza della Corte Suprema che lo aveva dichiarato incostituzionale. La nuova legge include un accordo con il Moro Islamic Liberation Front (MILF) ma anche con il Moro National Liberation Front (MNLF), entrambi gruppi guerriglieri coinvolti nel nuovo patto e nella nuova istituzione. La regione sarà guidata da un Primo Ministro e da un parlamento in carica per tre anni.
Nella politica, nella società civile, nelle comunità religiose islamiche e anche nella Chiesa cattolica si registrano ampi consensi e forte gradimento per questa mossa politica del governo Duterte.
Tra i leader religiosi, il Cardinale Orlando Quevedo, Arcivescovo di Cotabato, ha salutato l'approvazione della legge come un "passo importante per impedire e fermare la proliferazione dell'estremismo e del radicalismo islamico nel Sud del paese".
Secondo quanto dice all'Agenzia Fides p. Sebastiano D'Ambra, missionario del Pime a Mindanao, impegnato nel dialogo islamo-cristiano, "la nuova regione autonoma viene incontro alle legittime esigenze di giustizia sociale e libertà delle comunità musulmane; sarà importante ora proseguire con convinzione sui sentieri del dialogo, della collaborazione, dei percorsi di vicinanza spirituale tra cristiani e musulmani, per costruire una cultura di pace e una convivenza armoniosa tra tute le comunità religiose a Mindanao"
(PA) (Agenzia FIdes 25/7/2018)