AMERICA/NICARAGUA - La Chiesa sostiene il dialogo mentre continua la violenza, l’OSA prende in esame la situazione

lunedì, 16 luglio 2018 diritti umani   democrazia   vescovi   giovani   violenza   dialogo  
Nunzio e Cardinale Brenes con la Croce Rossa

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Nunzio e Cardinale Brenes con la Croce Rossa

Managua (Agenzia Fides) – L'Organizzazione degli Stati Americani (OSA) terrà domani, martedì 17 luglio, una sessione straordinaria per trattare la crisi sociopolitica che sta vivendo il Nicaragua e che, dopo quasi 3 mesi, ha provocato più di 300 morti. Secondo il direttore della sezione per le Americhe della Human Rights Watch, José Miguel Vivanco, la proposta di risoluzione presentata al Consiglio Permanente dell'Organizzazione degli Stati Americani (OSA) sulla situazione dei diritti umani in Nicaragua, attraverso la quale si considera veritiera e si sostiene la relazione della Commissione interamericana per i diritti umani, formulando una serie di raccomandazioni precise, ha buone prospettive di essere approvata.
Domani si tornerà quindi ad esaminare la situazione in Nicaragua e Vivanco non dubita che questa volta influirà notevolmente quanto successo all'Università (UNAN) e nella chiesa della Divina Misericordia fra venerdì 13 e sabato 14 luglio, dove anche la polizia e i paramilitari hanno impedito l'accesso alle ambulanze per prendersi cura dei feriti, un fatto grave. "Tutto questo peserà molto quando voteremo la risoluzione che è sul tavolo, martedì prossimo" ha detto Vivanco in una nota inviata Fides.
Solo nell’ultimo fine settimana si contano altri 10 morti in diverse parte del paese. Il fatto più grave, denunciato dai social media, è stato l'attacco alla chiesa cattolica della Divina Misericordia, a sudovest di Managua, dove 200 giovani fuggiti dall'Università si erano rifugiati, e dove due di loro sono morti in circostanze da chiarire.
Il Nunzio apostolico Stanislaw Waldemar Sommertag e il Cardinale Leopoldo Brenes si sono recati sul posto per mediare la liberazione dei giovani. Mentre insieme a membri della Croce Rossa entrava in chiesa per vedere di persona come finestre, pareti, immagini sacre fosse state colpite dai proiettili, Mons. Sommertag ha commentato alla stampa: "Ci addolora molto la morte di questi giovani".
Sabato 14 luglio la Conferenza Episcopale del Nicaragua (CEN) ha pubblicato il suo messaggio, inviato anche a Fides, dal titolo: "La Verità vi farà liberi" (Gv 8,31) e "Non si può servire due padroni" (Mt 6,24), in cui i Vescovi descrivono in modo dettagliato alla comunità nazionale ed internazionale, ciò che vive il popolo del Nicaragua e la posizione della Chiesa locale. "È nostro dovere informare la nazione che durante questi mesi abbiamo assistito alla mancanza di volontà politica del governo di dialogare sinceramente e di cercare processi reali che ci portino verso una vera democrazia" inizia il documento.
"Nei giorni scorsi la repressione e la violenza dei paramilitari filo-governativi nei confronti di persone che protestano in modo civile si sono intensificate – è scritto nel messaggio -. Gli attacchi perpetrati dalla polizia nazionale, dai gruppi paramilitari filogovernativi e dai gruppi sobillati per assaltare e seminare il terrore tra le persone manifestamente civili sono condannabili, legalmente e moralmente. E' anche condannabile ogni atto di sacrilega profanazione contro la Chiesa, sia nelle sue persone consacrate che nei suoi luoghi di culto. Come anche le aggressioni contro giornalisti nazionali e internazionali, difensori dei diritti umani e membri della società civile”.
Il documento invita a digiunare per la pace il giorno venerdì 20 luglio ed offre un calendario di giorni di preghiera per la comunità cattolica. Alla fine il messaggio lancia un appello: "Invitiamo uomini e donne di buona volontà a non rispondere con la violenza alle varie provocazioni a cui sono sottoposti".
(CE) (Agenzia Fides, 16/07/2018)


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